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7 Agosto 2015 ,

Mick Houghton I’VE ALWAYS KEPT A UNICORN. THE BIOGRAPHY OF SANDY DENNY

2015 - Faber & Faber

Mick Houghton I'VE ALWAYS KEPT A UNICORN. THE BIOGRAPHY OF SANDY DENNYForse le biografie, oltre che un modo per approfondire la conoscenza di un personaggio e dell'epoca in cui è vissuto, sono anche questo: un tentativo per penetrare quelle zone d'ombra troppo spesso liquidate in poche righe. E' vero, ad esempio, che Sandy Denny è morta in seguito a una caduta (l'ultima di una drammatica serie), ma c'è un prima, molto complesso, in cui l'amore del marito Trevor Lucas e degli amici, la nascita di una bambina, Georgia, e la depressione post parto, l'insicurezza e la fragilità che emergevano anche durante i concerti, l'alcol e le droghe, si intrecciavano indissolubilmente. Mick Houghton non è il primo giornalista che ha voluto scrivere di Sandy, e se aggiunge poco o nulla a quanto già sappiamo di lei, lo ha fatto con una delicatezza che gli fa onore. Sandy se n'è andata troppo presto, ma ci ha lasciato un'eredità molto importante. 

 

sandySoltanto conoscendo le sue canzoni - accanto a quelle di Richard Thompson, amico fin dai tempi dei primi Fairport Convention - si comprende come si possa attingere alla tradizione e creare al tempo stesso qualcosa di nuovo e di importante. Siamo qui a parlare di un libro, e mi sembra di sentire le proteste di chi vorrebbe una traduzione in italiano. Le leggi del mercato sono inflessibili: acquistare i diritti di un libro, tradurlo e dargli un minimo di visibilità è praticamente impossibile. “Non la conosce nessuno”, dicono coloro che sanno, e i testi “da tradurre”, anche alla luce dei cambiamenti epocali che l'editoria del nostro paese (e del nostro pianeta), sta 41320_116848165035388_2629320_nattraversando, sono sempre di meno, “Non la conosce nessuno”, appunto: come Donovan, John Martyn, Steve Ashley, Shirley Collins e decine di altri artisti stranieri. La parola “cultura”, la stessa con cui siamo cresciuti noi - i baby boomers - conta pochissimo. Inutile dire che il testo di Houghton è un classico esempio di come vada scritta una biografia. Seria, documentata, precisa, partecipe ma non di parte. E in fondo anche questo è un modo - un bellissimo modo  - per rendere omaggio a una grande artista.

 

Giancarlo Susanna

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