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1 Dicembre 2025 ,

Julie's Haircut Radiance Opposition

2025 - Superlove / Weird Beard Records
[Uscita: 28/11/2025]

I Julie’s Haircut sono una delle migliori band di rock italiano degli ultimi lustri, senza il minimo dubbio. Nata come una realtà orientata alla commistione tra garage e psichedelia, la band emiliana ha attraversato cinque lustri di storia del miglior rock dello Stivale, evolvendosi  verso sonorità più elaborate, più d’avanguardia, con suoni via via più pregni di suggestioni electro-psych, e soprattutto con un impatto formidabile nelle loro esibizioni live. A distanza di sei anni dall’ottimo “In The Silence Electric” e a ben otto dall’ipnotico “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin”, i Nostri licenziano il loro ultimo tassello discografico, “Radiance Opposition”. Alla formazione guidata magistralmente da Nicola Caleffi e Luca Giovanardi, si aggiunge ora, ed è novità di estrema rilevanza, Anna Bassy, cantante italo-nigeriana, che innova non di poco la trama vocale della band. Soprattutto nelle due canzoni inaugurali dell’album: I Can See The Light, una traccia electro-pop oriented che risulta, a parere di chi scrive, non del tutto in linea col sound potente dei Julie’s Haircut, un po’ troppo easy per chi conosce la potenza di fuoco dei Nostri, e Unit Circle, una cadenza percussiva techno-pop su cui svetta la voce indubbiamente fascinosa di Anna. Un abbrivio non entusiasmante, per vero, frutto di scelte stilistiche non sempre efficaci. L’album torna a decollare con la sinuosa e venefica linea sonora di The Earth Knows, nella quale la chitarra torna a distorcersi e a svolgersi come le spire di un serpente a sonagli pronto a colpire, pezzo magnifico. Spring Moon attinge a ritmi tribali rinviando a immagini di cerimonie sinistre, con la voce della Bassy a insinuarsi tra i gangli psichedelici dell’insieme. La cupa trama rituale di To The Sacred Mantle, con la voce di Anna che prelude a un crescendo del muro chitarristico dispiegato in lenta torsione psichedelica mantiene il livello dell’album a livelli sontuosi. Wounds riporta il sound verso soluzioni più pop, linee di lieve elettronica coniugate con la voce di Anna verso lidi più facili, un brano non all’altezza, invero. Per nostra fortuna, la traccia successiva, Extinction Of The Sun, riporta il tutto a livelli stratosferici, una cavalcata psichedelica tra Set The Controls For The Heart Of The Sun di floydiana memoria e il lato selvaggio e devastante di una cupa e delirante nenia figliata dagli Swans, a nostro avviso di gran lunga l’episodio migliore dell’album. L’ipnotica 6 Am Carpet Candelight, con la voce ispirata e sognante di Anna Bassy e la chitarra adagiata su note crepuscolari ed ebbre di brume psichedeliche, chiude un lavoro di pregio, con qualche passaggio a vuoto quando il sound vira verso un pop di facile impatto, ma che riconferma i Julie’s Haircut come una delle più grandi realtà del rock italiano e internazionale.

Voto: 6.5/10
Rocco Sapuppo (Direttore Editoriale)

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