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30 Settembre 2025 ,

Emma Swift The Resurrection Game

2025 - Tiny Ghost Records
[Uscita: 12/09/2025]

Davvero singolare il percorso artistico dell’australiana Emma Swift, in oltre dieci anni di attività ha prodotto soltanto un mini Lp e due album adulti oltre a una serie di singoli. Diciamo questo perché, vista la qualità, è un vero peccato dover aspettare così tanto tempo fra una pubblicazione e l’altra. Il nuovo album si può definire a tutti gli effetti la sua vera opera prima sulla lunga distanza con materiale originale visto che lo splendido album precedente “Blonde On The Tracks”, come suggerisce il titolo, era una bella rilettura del ricco catalogo di canzoni di Bob Dylan. Disco realizzato quando era “depressa, triste, apatica e disperata”. Davvero niente male considerato il risultato finale. Il suo esordio omonimo invece risale addirittura al 2014 ed era un timido Ep. Molta acqua è passata sotto i ponti e ormai la ragazza, anche se ha 41 anni, ha raggiunto la maturità sufficiente per regalarci un disco di livello. Lei stessa dice che “mi ci è voluto un bel po' di tempo per imparare a scrivere canzoni”, evviva la sincerità ! “The Resurrection Game”, uscito per la Tiny Ghost Records, conferma queste ottime impressioni, a quanto pare anche la sua collaborazione con Robyn Hitchcock, concretizzata da due singoli molto carini, è servita per affinare il suo già buon songwriting. Emma Swift è australiana di nascita però ha preferito trasferirsi nella patria del country di Nashville, un territorio certamente più adatto al suo stile musicale. Il nuovo disco è stato registrato nell’Isola di Wight e le tracce sono state registrate fra il 2022 e il 2024.  Ad accompagnarla ci sono Jordan Lehning (tastiere), Juan Solorzano (chitarra) Spencer Cullum (pedal steel) e Dominic Billet (batteria). Come lei sottolinea “Le canzoni parlano di romanticismo, desiderio, del mio esaurimento nervoso, che mi ha costretta al ricovero, di spiritualità, speranza e radicale accettazione di me stessa”. Sono undici canzoni dove gli arrangiamenti d’archi sono molto pesanti ma non troppo invadenti. L’idea di usarli è stata del produttore Jordan Lehning, che, al pari di Emma ha una grande passione per soggetti come Harry Nilsson e Scott Walker. Il dolore che a quanto pare sembra sempre aleggiare e accompagnarla durante le registrazioni dei dischi, si è trasformato in musica, dolce e solare, almeno all’apparenza. Questo succede ascoltando il tutto senza immergersi in un'eventuale traduzione dei testi. Le canzoni sono molte ispirate, ed hanno titoli che parlano da soli, come Niente e per sempre, Nessun lieto fine, Aria Impossibile, Per te e l’oblio, giusto per chiarire i tormenti dell’anima dell’australiana. Nothing And Forever apre in maniera sognante l’album, la title track The Resurrection Game è già una traccia sontuosa. No Happy Endings, al pari di Beautiful Ruins, dove gli archi svolgono il loro lavoro alla perfezione, sembrano proprio uscire dal canzoniere di qualche bella songwriters dei Settanta, azzardiamo il nome altisonante della compianta Sandy Denny. Emma Swift non forza mai i tempi, i toni restano sommessi e la voce sempre morbida e raffinata, prova di questo il terzetto di canzoni finale, How To Be Small, altro highlight del disco, For You And Oblivion e Signing Off With Love. “The Resurrection Game” è la prova perfetta per inserire Emma Swift nel già ricco esercito delle donne che dall’inizio del nuovo millennio stanno per buona parte tenendo a galla l’universo musicale.

 

 

Voto: 7.5/10
Ricky Martillos

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