Midlake A Bridge To Far
[Uscita: 07/11/2025]
I texani Midlake hanno una bella storia alle spalle. Formatisi alla fine del millennio con Tim Smith come voce solista hanno aspettato ben cinque anni per pubblicare il loro acerbo debutto “Bamnan And Slivercork” (2004) che però faceva già intravedere le meraviglie succedutesi a quel primo disco. In particolare il bellissimo “The Trials of Van Occupanther”(2006), ormai un classico del nuovo millennio. Di fondamentale importanza anche il contributo di due membri della band, Paul Alexander e Eric Pulido a un altro disco gioiello come “Queen Of Denmark” dell’ex Czars John Grant, uscito nel 2010. Il cantante però abbandonava sorprendentemente la navicella Midlake quando il quarto disco era alle porte. Senza perdersi d’animo i texani rimpiazzarono immediatamente Smith col chitarrista Eric Pulido, pure lui dotato d’una voce stupenda che rimanda a certe sonorità dei Sixties. Questo nuovo album, “A Bridge To Far” è appena il sesto in oltre 20 anni di attività, però per i Midlake il detto “meglio pochi ma buoni” calza alla perfezione. Il disco ha un sound sognante, rilassato, il titolo stesso, pur nel suo strano significato, vuole essere simbolo di speranza, un ponte da attraversare per un futuro migliore. Appare azzardato parlare di psichedelia, il termine abusato 'Indie Folk' appare più appropriato, a un ascoltatore distratto potrebbe apparire anche come un album solista. La voce di Eric Pulido è ai suoi massimi livelli espressivi, ci sono reminiscenze del David Crosby imprendibile del capolavoro “If I Could Only Remember My Name”, prova di questo un terzetto di canzoni come l’iniziale Days Bone By, Make Haste e Lion’s Den, che da sole definiscono il suono di questo nuovo disco. Che non sempre respira un climax rilassato, The Ghouls e The Calling sono lì a dimostrarlo, e colorano un po' il tutto. Scomodiamo per una volta il termine soft psichedelia per definire la bellezza dei cinque minuti di Within/Without concludendo poi con Guardians che ha dalla sua il cameo di Madison Cunningham, songwriter californiana, che doppia in maniera impeccabile la voce del leader.“A Bridge to Far” è davvero un bel regalo di fine anno, la prova inconfutabile della bontà del progetto Midlake, 25 anni dopo la sua gestazione.

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