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7 Ottobre 2025 ,

Diego Petrini La Materia Del Suono

2025 - AMS Records
[Uscita: 20/06/2025]

La riproduzione dell’inquietante suono generato da un buco nero del Perseus 8, inusuale intro in salsa dub-step proveniente da galassie smisuratamente distanti da noi. È attraverso questo affascinante sampler (condiviso dalla Nasa due anni or sono) che prende vita “La Materia Del Suono” opera prima del polistrumentista Diego Petrini, già colonna portante de Il Bacio Della Medusa, ammirevole formazione del movimento prog italico di seconda generazione. Partono decisamente da molto lontano, le intuizioni di questo inedito progetto solistico, scrigno di composizioni immaginate, abbozzate, destrutturate e minuziosamente ricostruite dal musicista perugino nel corso della personale e ragguardevole pluridecennale parabola artistica. Un emozionale viaggio che lambisce lidi sonori a lui alquanto cari quali il jazz, il rock sinfonico, la classica ed il folk e che rivela orditure tipiche da soundtrack. Le visionarie istantanee che si susseguono vanno infatti a comporre un mosaico narrativo di estrazione cinematica abilmente suddiviso in due sezioni dedicate alla creazione del mondo (L’Armonia Della Natura) e alle consapevolezze e contraddizioni dell’uomo moderno (Sull’Artificio Dell’Uomo). Un concept-album integralmente strumentale fatta eccezione per la coda Ciò Che Trascende teatralmente graffiata dalla timbrica dell’immortale voce di Alvaro Fella dei Jumbo e all’interno del quale brillano di luce propria passaggi come Sangue Freddo, Macchia Verde e l’ouverture Come In Mare Le Onde. A dar manforte a Petrini (che si diletta nel suonare un po' di tutto, dal moog al mellotron, dalle percussioni al rhodes sino al glockenspiel) contribuiscono i fedeli compagni di viaggio Eva Morelli (flauto, sax e theremin) e Andrea Morelli (chitarra elettrica nella traccia conclusiva) nonché il talentuoso bassista Giorgio Panico e Claudio Ridolfi alla fisarmonica in Sublimazione. Un ottimo biglietto da visita questo debutto solistico del “medusiano” Diego Petrini (del quale richiamiamo alla memoria degli appassionati di prog anche la fugace quanto convincente esperienza Ornithos del 2012), rifinito sperimentatore ed ardito autore che non mancherà di sorprendere piacevolmente coloro che entreranno in contatto per la prima volta con la sua ‘materia del suono’. Per chi ha avuto modo di conoscerlo già, una inequivocabile e suadente conferma. Buona la prima.

Voto: 7.5/10
Alessandro Freschi

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