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9 Settembre 2025

Big Thief Double Infinity

2025 - 4AD
[Uscita: 05/09/2025]

Una nuova uscita dei newyorchesi Big Thief è  sempre una grande emozione, c’è sempre curiosità per vedere, ma soprattutto ascoltare, quali gioielli c’hanno nuovamente regalato dopo una carriera priva di delusioni e passi falsi. Con questo magnifico “Double Infinity” siamo giunti al sesto capitolo e la novità più grande è l’abbandono avvenuto l’anno scorso e dopo 10 anni del bassista e membro fondatore Max Oleartchik, sostituito da Joshua Crumbly. Il gruppo pare non averne risentito, anzi, questo album potrebbe essere il migliore della loro produzione. Adrienne Lenker, da sempre la principale songwriter dei Big Thief oltre che lead vocalist, parla di questa nuova opera come “ricca di cose profonde, parole gridate fino al nucleo della terra e del cielo”. Il disco, che viene tre anni dopo il celebrato “Dragon New Warm Mountain I Believe In You” è stato registrato in tre settimane per la prima volta a New York. Il gruppo tiene a sottolineare che aveva registrato qualcosa come 50 canzoni come trio salvo poi scremarle nelle nove tracce finali. Peccato perché alla fine il disco, avendo però una qualità altissima, dura soltanto 43 minuti, c’era spazio insomma anche per altre tracce, magari usciranno fuori in una delle solite deluxe editions. Inizialmente il disco era stato pianificato col vecchio bassista Max Oleartchik, poi la sua dipartita ha fatto sì che la band abbia convocato qualcosa come 11 musicisti, quasi a evidenziare la ricerca dei Big Thief di sopperire al distacco con la quantità e a registrare qualcosa di nuovo ed eclatante. “Abbiamo condiviso la stanza con 11 persone, il gruppo più numeroso con cui abbiamo mai suonato, quei momenti in cui suonavamo tutti insieme e tutto si univa, erano un'emozione incredibile”, dice ancora la Lenker. Fra i collaboratori spicca il noto Laraaji, conosciuto per i suoi lavori ambient e new age, che in questo disco suona lo zither, sorta di cetra da tavolo, il piano e le percussioni. Fa sempre scalpore pensare che le due menti pensanti del gruppo, Adrienne Lenker e Buck Week, hanno divorziato dal loro matrimonio e nonostante questo sono rimasti a suonare insieme facendo sopravvivere i Big Thief al meglio delle loro capacità. “Double Infinity” alla fine ha al suo interno nove splendide tracce, a guidarle come sempre è la voce di Adrienne Lenker, mai così intensa e ispirata. Qualcuno potrebbe obbiettare che il suono dei Big Thief non si discosta molto dalle sue belle prove solistiche ma questo è in fondo naturale visto la prolificità della ragazza dell’Indiana. Prova di questo è il suo recente “Live At Revolution Hall” che presenta la bellezza di 42 tracce(!). I Big Thief hanno subito critiche per aver suonato in due occasioni in Israele, 2020 e 2022, pentendosi in seguito, al punto di raccogliere qualcosa come 200.000 dollari per aiutare la causa palestinese, condannando fermamente il genocidio in atto. Si vocifera anche che la dipartita del bassista originario sia dovuta a motivi politici ma meglio non approfondire. La stessa Adrienne Lenker sottolinea però che “quello che sappiamo far meglio è la musica ed esprimiamo le nostre emozioni con quella”. E spazio per le emozioni qui ce n’è in abbondanza, dall’opener Incomprehensible dove Adrienne in quattro minuti snocciola versi a ripetizione “Il messaggio si avvolge a spirale, non cedere, non ingrigire / Ma i morbidi e adorabili argenti ora cadono sulla mia spalla” per poi passare a Words, si può parlare di psych folk, grazie anche alla voce doppiata di Laraaji. Il meglio ha nome Los Angeles, forse il punto più alto del disco e la song che più rimane in testa, una bellissima ballata dove la Lenker dà il meglio di sé, mai così lirica e ispirata. Una canzone dove la piccola intensità di una relazione è contestualizzata dalla vastità, qui si parla del Grand Canyon e dell'oceano che "ti ha accolto quando ti ho respinto, due anni sembrano un'eternità/ma ti conosco senza guardarti/chiamami, ci uniamo”. Inizialmente il gruppo aveva pensato di fare un “heavy rock album” come dice Joe Meek, ma questo sinceramente avrebbe stonato con la loro produzione media, se ci hanno ripensato tanto meglio, magari alla prossima occasione. Con un disco così bello si corre il rischio di parlare di tutte le canzoni, l’unica un tantino sottotono è Happy With You, troppo monotona e ripetitiva, un peccato perché vista la grande quantità di canzoni che i Big Thief avevano pronte poteva essere scartata. Ma che dire invece di All Night All Day, dello slow delicato ed elegante della title track Double Inifinity e della conclusiva How Could I Have Known, dove la voce della Lenker incontra quella del solito Buck Meek. Resta però da parlare delle due tracce più lunghe del disco, entrambe con minutaggio oltre i sei minuti. La prima, Grandmother, è magnifica, l’apporto dello zither e della voce di Laraaji si fa sentire eccome. In un intervista Adrienne Lenker spiega che “Questa canzone sfida l'idea di cosa possa essere il rock 'n' roll, che è ben oltre un genere. C’è la montagna, ma anche il rumore dei fiumi, l'etere, il vento, le nuvole, queste cose che scorrono e soffiano sulla superficie della roccia. Ci sono i microcosmi e il macrouniverso e il detto con cui viviamo in ogni momento, sapendo che i nostri corpi moriranno ma sentiamo questo senso di uno spirito infinito. Questo è il rock 'n' roll”. L’altra canzone, No Fear, ricorda molto la produzione solista della stessa Lenker, non a caso è una delle poche che ha composto da sola. Sì perché la grande novità stavolta è dovuta al fatto che ci sono quattro composizioni su nove che portano la firma dei tre Big Thief rimasti e non è la sola Adrienne Lenker a firmare tute le canzoni. “Double Infinity” conferma la grandezza del gruppo e sarà inevitabilmente classificato come una dei lavori più riusciti e apprezzati di questo 2025.

Voto: 8.5/10
Ricky Martillos

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