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17 Luglio 2025

Klang! - Alessandro Seravalle SCARTO – La Danza Di Entropia

2025 - Setola Di Maiale
[Uscita: 01/01/2025]

Alessandro Seravalle è un musicista che mai potremmo definire convenzionale. Ne sono testimonianza inoppugnabile i progetti sonori via via dipanati dal funambolo friulano negli ultimi lustri, capace di creare un asse d’intersezione tra generi proteiformi (il rock-progressive dei Garden Wall, le folli incursioni elettroniche de l’Officina dei F.lli Seravalle, la space music del Testamento Degli Arcadi, il suono puramente concettuale e claustrofobico di Klang! Tutti progetti che hanno trovato su Distorsioni ampia e meritata eco). Ora, il Nostro licenzia ben due produzioni di matrice elettronica, una sotto l’usbergo di Klang!, “SCARTO”, l’altra a nome suo, “La Danza Di Entropia”. “SCARTO” fa seguito a “Catastrofe Del Vuoto Elettrodebole”, e alla line-up del primo capitolo, dove suonavano in duo i moderni druidi elettronici Alessandro Seravalle e Andrea Massaria, si aggiunge Stefano Giust. Quarantacinque minuti di pura immersione nella più ricercata avanguardia, registrati live allo Space Music - Musica Concreta Festival, presso i giardini del Museo Sartorio di Trieste il 24 luglio del 2024 e mixato da Gian Pietro Seravalle allo studio GPS di Cervignano del Friuli, in suoni come scaturiti dalla sorgente spaziale delle note, frantumate come sciami di meteoriti in caduta, ma come risplendenti delle luci morenti di una Supernova. Un flusso di coscienza esiliata nel senso junghiano, che riconferma il progetto Klang! Come uno dei più interessanti e autentici nel panorama asfittico della musica d’avanguardia italiana.

La Danza Di Entropia” è assimilabile a un’opera filosofica di matrice elettronica, nella quale come in una danse macabre il tempo si orienta verso la sua stessa annichilazione, travolgendo ogni corpo astrale nel Maelstrom senza ritorno dell’ecpirosi finale. Fanno eco ai cinquantadue minuti dell’unica traccia dell’opera, di mera concezione avant-garde, le parole profetiche di Cioran un gigante della contemporaneità della fine del mondo, capace di illuminare l’era presente con la luce color assenzio del suo pensiero all’acido muriatico: “...stasi eterna per l’ultimo passo di danza. Logica implacabile. Intrinseca impossibilità. Scacco consustanziale. Perdita totale dell'informazione...anche il passato svanisce...Annichilazione della memoria. Digestione del tempo. Azzeramento nullificante. Arresto definitivo. Morte termica. ”Vivere contro l’evidenza”. Opera coraggiosa di un artista inesauribile.

Voto: 8/10
Rocco Sapuppo (Direttore Editoriale)
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