Scott Spencer Un Amore Senza Fine

Ristampato recentemente dalla benemerita casa editrice siciliana, Sellerio, il capolavoro di Scott Spencer del 1979 non perde un grammo della sua potenza narrativa anche grazie alla magnifica traduzione di Tommaso Pincio (anche sopraffino prefatore). Nonostante il titolo 'telenovelico' il romanzo è fortemente disturbante nel narrare, in prima persona, l’ossessione amorosa decennale (ma forse mai conclusa) del protagonista dai suoi diciassette ai ventotto anni a partire dai primi anni ’70 del secolo scorso. Ambientata tra Chicago e New York la storia della separazione tra due giovani amanti in seguito a un gesto di follia di lui vive solo di striscio il periodo hippy sebbene LSD e vita in comune siano alquanto presenti. Romanzo non di formazione ma di pura ossessione nonostante l’età del protagonista, si avvicina al tema morboso di quello che oggi si chiamerebbe stalking, con l’incognita, da parte del lettore, di quanto sia reale e condannabile la follia amorosa di lui o semplicemente giustificabile come atto d’amore sincero e indomabile. Scrittura incisiva e potentissima, basti pensare alla descrizione minuziosa e angosciante, lunga un’ininterrotta mezza dozzina di pagine, di un selvaggio e furioso rapporto sessuale con lei in preda a un ciclo mestruale debordante. Si consiglia la lettura a mente fredda, saltando la pur eccellente prefazione a volte troppo esplicita (un po’ spoilerante) e senza ricorrere a giudizi critici recuperati in rete che potrebbero viziare il nostro sentire, rimandando il tutto al termine del libro, buttandoci invece direttamente a capofitto dentro questa storia di straordinaria e inquietante bellezza.