Juri Camisasca & Rosario Di Bella SPIRITUALITY
[Uscita: 29/04/2016]
#consigliatodadistorsioni
Juri Camisasca aveva solo 22 anni quando Franco Battiato lo scoprì. Lui era un ragazzo milanese, in apparenza timido, ma che sapeva trasformarsi una volta imbracciata la chitarra tirando fuori una voce incredibile, davvero sconvolgente per quanto era dato ascoltare dalle nostre parti. La collaborazione fra i due trovò il primo sbocco nel disco del 1974, il magnifico "Clic", uno dei capolavori del primo Battiato, quello più originale e sperimentale, di certo il migliore e più genuino. Da lì a poco Juri esordirà col pazzesco "La finestra dentro" (1975), per la storica Bla Bla, prodotto dallo stesso catanese e uno dei grandi album solisti dei settanta italiani. Allo stesso livello le opere di Claudio Rocchi, "Volo Magico N°1", Alan Sorrenti, "Aria" e "Sulle corde di Aries" di Battiato stesso. Nel disco di Camisasca convivevano testi ai limiti del grottesco ed una voce torcibudella davvero unica. Inutile dire che il disco passò completamente inosservato e inascoltato, salvo divenire oggetto di culto per le generazioni a venire. A seguire altre esperienze col gruppo meteora Telaio Magnetico con il meglio della scena sperimentale italiana (Battiato, Lino Capra Vaccina, Terra di Benedetto e Roberto Mazza). Poi la svolta mistica che lo porta a ritirarsi dalle scene e a diventare monaco benedettino e con la musica che per circa undici anni sembra una cosa appartenente al passato. La sua avventura solista ovviamente ha la stessa lunga interruzione dopo di che realizzerà soltanto tre album a suo nome, il "Te deum", con canti gregoriani trattati elettronicamente, lo splendido "Il carmelo di Echt" e il disco del 1999, "Arcano Enigma", davvero sorprendente e spiazzante musicalmente visto che con lui collabora il gruppo dei Bluvertigo. Un tentativo quest'ultimo di raggiungere un pubblico più vasto, al solito clamorosamente fallito anche perché il disco non è esattamente commerciale.
In mezzo a tutto ciò oltre a svariate collaborazioni con Franco Battiato e il grande Lino Capra Vaccina anche una bella sequenza di canzoni che il nostro ha regalato di volta in volta a grandi interpreti come Milva, Alice e la straordinaria Giuni Russo (Nomadi, Il Carmelo di Echt). Con il venire del nuovo millennio Camisasca sparisce ancora una volta dai radar e di lui non si hanno più notizie salvo riaffiorare clamorosamente all'inizio di questo 2016. Nella sua mente ci sono solo sporadiche esibizioni live con Rosario Di Bella, cantautore siciliano di Zafferana Etnea, pure compositore di colonne sonore per teatro e televisione. Poi Juri avendo in archivio una bella sequenza di canzoni, vista anche la lunga inattività e accortosi che queste si intrecciavano bene con le cose di Rosario decide di realizzare la sua agognata e sospirata opera quinta. Quello che abbiamo per le mani sono 14 tracce per quasi un ora di musica di questo bellissimo "Spirituality" che già dal titolo promette sonorità ma soprattutto liriche dalle chiare influenze religiose del resto mai abbandonate da Camisasca. Qui dentro trovano spazio la meditazione, il silenzio interiore e l'uomo che prova a risvegliarsi e ribellarsi dalle atrocità del mondo. La prima metà del disco presenta gli episodi più vicini a queste tematiche e sono le tracce più rigorose in quest'ottica ma forse meno interessanti. I titoli delle stesse parlano da soli, Gabriel, Pace, Deus Meus e la stessa controversa e diretta Se incontri il Buddha dal testo esplicito che si presta a varie interpretazioni.
Ma oltre a queste ci sono composizioni che la meravigliosa voce di Juri contribuisce a rendere indimenticabili. Come rimanere indifferenti alla bellezza assoluta di brani come Suprema indennità, Uriel, Il canto della beatitudine e Luce dell'India che ripropone un Camisasca sempre infatuato dall'oriente, 40 anni dopo il suo singolo del 1974, Himalaya. Da citare la sempre affascinante Il sole nella pioggia, resa indimenticabile molto tempo addietro nella interpretazione di Alice. Rosario Di Bella da par sua ci regala una superba Il mondo è costruito sull'amore, in tutto e per tutto speculare alle migliori cose del conterraneo e siciliano per eccellenza Franco Battiato. Interrompono la pace e linearità di gran parte del disco due tracce, una di puro electro-pop come Space and flowers e la strumentale Spirituality, oltre sette minuti elettronici ai confini del Krautrock, che fuoriescono dai binari del disco ma dimostrano la poliedricità di Camisasca e Di Bella. Un disco magnetico e suadente, permeata da una spiritualità di fondo che non intacca la bellezza delle canzoni qui presenti e che al contrario sembra arricchirle. Un ritorno in grande stile per Juri Camisasca e un bravo sincero a Rosario Di Bella che con lui forma una coppia fra le più intriganti della nostra scena musicale. Non lasciate ammuffire il disco sugli scaffali e regalategli un futuro migliore delle precedenti degnissime opere del milanese. E' uno spassionato consiglio più che una supplica.
Incredibile. L’ho scoperto oggi. Era una vita che aspettavo un nuovo disco di Camisasca. Complimenti per la bellisima recensione. Che emozione.