Roberto Mares No Place On Earth [Esodo Part I & II]
[Uscita: 21/03/2025]
Due anni dopo “Something's About to Happen” Roberto Mares pubblica in autoproduzione il nuovo “No Place On Earth [Esodo Part I & II]”. L'album nasce negli spazi svuotati dalla sospensione temporale del lockdown in cui il compositore bellunese ha avuto la possibilità di riprendere le fila di una conversazione interiore lasciata interrotta. Il mondo di Roberto Mares ha un suo moto ciclico, si muove lungo l’intreccio di voci discordanti come se ricercasse una sorta di scontro caotico da cui lasciare fuoriuscire linguaggi imperscrutabili. Tutto è fatto di battiti, di scorci oscuri da cui osservare le trasformazioni del nostro tempo immerso in una notte perenne ed in cui si muovono detriti esistenziali simili a sonde lanciate nello spazio di cui si è perso il segnale. “No Place On Earth” è permeato da un’aura cinematica che avvicina le nuove tracce ad un’ambient frammista a post-rock. Il risultato è un flusso im-materiale vicino agli Stars Of The Lid per una modalità di collocarsi concettualmente all’interno di una drammaturgia metafisica della contemporaneità. L’immaginario di Mares sembra seguire una strategia di frammentazione e ricomposizione. Ecco allora che una miriade di haiku sonori vengono riposizionati in un quadro d’insieme che dà loro una nuova identità, oltreché nuova coerenza al tutto. In questo senso è significativa la cover di Zero To Power Of 10 Equal zero scritta da Flavio Ferri a cui è stata data una nuova veste con l'implementazione di una attitudine alla Nils Frahm. La forza evocativa è data dalla saldatura dei singoli dettagli, nella profondità della scrittura e nel centrare la dinamica di ogni passaggio sul suono della voce, anche quando non c’è. Si veda ad esempio La Direction Est Claire con Merel Van Dijk a farsi strada in un nugolo di noise controllato ed archi dissonanti che diventano gradualmente una cantilena per frames in movimento. L’opener Esodo [Part I], con le scarificazioni delle chitarre di Alessandro Sgarito, contribuisce a delineare il vuoto di un paesaggio lunare avvolto da un’aura di lacerazioni sintetiche, mentre nel successivo Esodo [Part II] le rifrazioni dell’e-bow si integrano nello sviluppo di un mood cameristico. In chiusura una ghost track, ovvero il remix di Dotted Heart già contenuta nella track-list di “Something's About To Happen” ed impreziosita dal violoncello di Julia Kent. In “No Place on Earth [Esodo Part I & II]”, insieme a Roberto Mares (piano, synth, synthetics string), Alessandro Sgarito (chitarre) e Merel Van Dijk (voce), suonano Antonio Tonietti (tampura), Flavio Ferri (chitarre), Igor De Paoli (batteria) e Matteo Visigalli (basso). Musica per sognatori in tempo di guerra.
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