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24 Aprile 2020 ,

Ben Seretan Youth Pastoral

2020 - Whatever's Clever
[Uscita: 28/02/2020]

A volte la musica sembra avere un destino che la conduce nel luogo giusto, proprio quando sembra che ogni cosa stia per esaurire la propria energia vitale. Quattro anni dopo “Bowl Of Plums” che ci sembrava non aggiungere nulla di più rispetto all’incredibile omonimo esordio del 2015, Ben Seretan pubblica il nuovo “Youth Pastoral” che arriva in un momento cruciale per le nostre esistenze e forse non è un caso. L’album sembra una sorta di risposta alla indecifrabilità di queste ore incerte, le cui canzoni, pur sovrapponendosi alle traiettorie folk e di Americana dei lavori precedenti, possiedono una maturità che le fa avvicinare paradossalmente di più all’innocenza che pervadeva ogni singola nota del primo album. “Youth Pastoral” potrebbe essere descritto come un quadro di impressionismo francese, tutto dipinto en plein air e che ritrae una pioggia prima leggera, poi impetuosa, di quelle che si fanno preannunziare dalle screziature del cielo estivo e che rilasciano quell’odore sull’erba che impregna la memoria dell’infanzia. I brani sono connotati da una grande intensità nella scrittura e nell’interpretazione della voce ormai inconfondibile del folksinger californiano, ricordando l’intimismo di Neil Young nell’attitudine e le ballate midtempo alla The Band. Appare evidente come non si trovino elementi di vera differenza rispetto ai lavori precedenti, solo una fuga in avanti con un maggiore focus sull’equilibrio e la sintesi nella composizione. La pastorale del titolo è una celebrazione della imperfezione della fede che si radica nell’uomo come una costante tensione verso l’assoluto, quella che Ben avrebbe trovato nel battesimo, vero o simbolico non importa. Pare che il Nostro abbia concepito le nuove canzoni durante un periodo di ritiro nelle fredde terre del Nebraska e proprio in quei giorni si sia interrogato sul proprio rapporto con Dio. Tutto il disco sembra attraversato da un afflato religioso e di grande delicatezza che colpisce per l’immediatezza di armonie semplici, la maggior parte basate sulla voce e sulla chitarra, ma che si sviluppano a volte in modo inatteso. La traccia iniziale 1 Of è tutta giocata su note estese e riverberate prima di esplodere come luce accecante, la successiva Power Zone pare intessuta degli umori di “Music From Big Pink” di Robbie Robertson e soci. Holding Up The Sun ha un mood altalenante che guarda alla purezza dei Big Star, così come i vapori crepuscolari di Straight Line. Am I Doing Right By You ricorda il suono degli anni novanta nella saturazione degli umori malinconici. Ben Seretan punta sulla incompiutezza come essenza piuttosto che come elemento di debolezza, con il risultato di creare micro-sinfonie dell’anima che risuonano in una camera di compensazione, lontano dai rumori del mondo. Basti ascoltare Shadow, tutta incentrata su chitarre tremolanti, suoni impalpabili e su una linea melodica semplice quanto toccante, allo stesso modo di Endless Bounty. “Youth Pastoral” è un disco che ci parla di una religiosità quotidiana, di una teologia orizzontale che guarda all’uomo e alle stagioni della sua vita il cui tempo è scandito dai continui tentativi di raddrizzare gli errori commessi. Forse è proprio vero che il divino si nasconde nelle piccole cose.

Voto: 7.5/10
Giuseppe Rapisarda

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