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25 Marzo 2024 ,

The Jesus And Mary Chain Glasgow Eyes

2024 - Fuzz Club
[Uscita: 22/03/2024]

Quaranta anni fa The Jesus And Mary Chain esordivano con il singolo Upside Down che spiazzò gli ascoltatori degli Eighties, non pronti a simili sonorità. Di lì a poco arrivò lo straordinario “Psychocandy" (1985), autentico album “spartiacque” che segnava cioè un prima e un dopo sul modo di fare musica. Mandata a memoria la lezione dei Velvet Underground, sfruttando al massimo i muri di feedback e aggiungendo le morbide voci dei due geniali fratelli Reid, Jim e William, gli scozzesi confezionano un opera destinata a fare storia. Dopo la quale centinaia d’altre band, non solo nel Regno Unito, provarono inutilmente a recuperare quella magia, ma il più delle volte l’operazione portò risultati non esattamente dello stesso livello. Già del secondo, pur bellissimo, “Darklands”, si notava la volontà del gruppo di ammorbidire i toni, meno rumore e più melodia, tutto ineccepibile se non fosse che poi la qualità delle loro proposte è scesa lentamente ma inesorabilmente. Ad essere onesti qualcosa di buono è venuto fuori anche dopo, ma quell’esordio rimane come un pietra al collo da portare per sempre, lo stesso pubblico nei concerti, come al Primavera Sound di Barcellona, vuole sempre ascoltare quelle canzoni, come se i due Reid non avessero fatto altro di buono in carriera. Proprio i due fratellini, dopo un avventura in studio e dal vivo di circa 14 anni ebbero un alterco sul finire del secolo che portò alla rottura della macchina Jesus And Mary Chain. La reunion del 2007 fece la felicità di molti appassionati ma da quella venne fuori solo un album anonimo come “Damage And Joy” al quale fa seguito un'altra delusione chiamata “Glasgow Eyes”. Sembra quasi che Jim e William vogliano dichiarare al mondo la loro pochezza artistica, se questo doveva essere il modo per ricordare i lori 40 anni e “Psychocandy” hanno scelto proprio il modo sbagliato. Anche il critico più attento troverà difficile se non impossibile scovare qualche pezzo che sfiora la decenza. Senza quel feedback e senza quei refrain irresistibili degli ottanta The Jesus And Mary Chain sembrano una barca alla deriva, senza possibilità di ripescaggio. Dodici canzoni per 49 minuti, sinceramente si fa fatica ad arrivare in fondo. Tutto fermo, tutto piatto, non si riesce mai a sollevare l’ascoltatore dal torpore. Non sappiamo come descrivere questo disastro, salviamo la lenta Pure Poor, Jamcod e la vivace Girl 71 ma con tutto il rispetto questi non sono gli scozzesi che erano idolatrati dalle folle degli Eighties. Non fosse bastato ai due fratelli far uscire un lavoro simile fanno pure gli spiritosi, con titoli come The Eagles And The Beatles, forse una carezza ai loro colleghi The House Of Love, ricordate The Beatles And The Stones? Quella sì che era una bella canzone. Ma pure la finale Hey Lou Reid, di ben sei minuti, non sarebbe stata di gradimento del Velvet Underground. Pure la copertina è decisamente brutta, qui insomma è tutto sbagliato. È la prima grande delusione del 2024, ne seguiranno altre ma per adesso è toccato a loro.

Voto: 5/10
Ricky Martillos

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