AA.VV. Parole Liberate, Vol. 2
[Uscita: 03/04/2024]
Il progetto “Parole liberate: oltre il muro del carcere”, è giunto al secondo volume, sempre col supporto dell’etichetta Baracca & Burattini, del Ministero della Giustizia e delle associazioni di volontariato. si parte con la proposta ai detenuti di scrivere un testo che poi diventerà una canzone affidata ad artisti dell’etichetta Baracca & Burattini e allargata ad altri musicisti sia italiani che stranieri. Nomi ben conosciuti come Andrea Chimenti, Flavio Giurato, Morgan o Bandabardò si alternano ad altri ancora poco conosciuti, ma, diciamolo subito, la qualità media è sempre garantita. Oltre alla realizzazione discografica il progetto prevede una serie di spettacoli da svolgersi anche all’interno delle carceri. Tredici le canzoni del disco che esce in cd e in digitale. I testi ovviamente vedono al centro la vita, il dolore, le speranze e i sentimenti di chi vive privato della libertà e si trova a riflettere sul suo passato non privo di errori, non a caso la parola tempo ricorrerà in molti testi. Il disco è anche l’occasione per chi lo ascolta di conoscere e comprendere meglio ciò che accade dentro il carcere e cosa muove gli uomini che vi sono costretti. Ad aprire il disco la band tutta al femminile Viadellironia con la spigliata Passo Di Danza. La disperazione e la rabbia che cova dentro sono al centro di E Il Pensiero Vola ben resa dal folk rock della Bandabardò. La bellissima e duttile voce di Andrea Chimenti rende bene il dramma carcerario in Cantami, mentre i NuovoNormale rendono originale fra ballata rock e bizzarrie elettroniche La Promessa Di Un Uomo, lo scorrere lento e annoiato chiuso nella ‘scatola di cemento’ è il tema della jazzata Danza Dei Maccabei della Magicaboola Brass Band, cantata da Max Bianchi con accorata partecipazione la dolente ballata Ripasso I Miei Passi. I Mastelottos (Pat Mastelotto e la moglie Deborah Carter) rendono Sbagliato con un teso e scuro indie rock, mentre Morgan conferma di saper fare dell’ottimo e non banale pop nella malinconica Una Rosa Nel Calendario, i giovanissimi livornesi Synaesthesia non sfigurano affatto con la loro Perdonami, Flavio Giurato canta in uno splendido spoken word le atmosfere torbide di Baby fra disperazione e speranza, Poesia Iran 2022 di Pivio alza la tensione con glitch elettronici tambureggianti, Tony Levin e Marco Machera rendono bene il senso di incertezza e smarrimento «Sappiamo quando inizia e non quando finisce» con le atmosfere rarefatte di Tempo, fra prog e art pop Balla Re resa dai PASE e da Alessandra Donati in modo molto differente rispetto a quanto fatto dalle Viadellironia, qui dominano atmosfere eteree e sognanti e un lieve e ammaliante profumo d’Oriente.
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