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18 Luglio 2016 ,

Ben Seretan BOWL OF PLUMS

2016 - Love Boat Records & Buttons
[Uscita: 08/07/2016]

Stati Uniti

 

ben saratan coverEsattamente un anno fa la label italiana Love Boat Records pubblicava il primo album omonimo di Ben Seretan, che lasciava il segno per intensità e per la personale naïveté con cui il cantante americano affrontava la materia del folk e del rock senza sovrastrutture e a cuore aperto. Affrontando l'ascolto della seconda prova intitolata “Bowl Of Plums” ci si chiede cosa sia rimasto oggi di quella grezza spontaneità vestita da nerd e di quella superficie di talento mal levigata.

Se il valore del primo album risiedeva in un'autenticità gioiosa veicolata da una percepita sincerità che gli faceva perdonare le imprecisioni ed i peccati di ingenuità, era perché quelle canzoni nascevano da un vissuto e da una storia che sarebbero potuti appartenere ad ognuno di noi. Ecco perché da Bowl Of Plums ci si attendeva una crescita o qualcosa che si avvicinasse al perfezionarsi di quel folk psichedelico ed estatico le cui tracce si ravvisavano, ad esempio, nella eterea Ticoderonga. Il nuovo lavoro di Seretan purtroppo delude le aspettative a causa di un andamento che rimane confinato in un alveo troppo ristretto di continuità con l'album precedente senza condividerne le profondità ed incamminandosi in un sentiero pericoloso che può condurre al manierismo.

L'iniziale You Took My Blues Away ha una bella apertura, a patto che non si faccia troppo gli schizzinosi dinanzi ad una performance vocale a dir poco imprecisa (vedi la stecca benmicidiale al secondo diciannove). Più a fuoco il singolo Cottonwood Tree con la sua armonia in loop strutturata su una vocalità però sempre colpevolmente al limite della stonatura, così come la successiva traccia omonima le cui tessiture delicate della chitarra e dei riverberi risultano penalizzate da una voce un po' troppo approssimativa.

Tuttavia, le sospensioni di Getting Out sono la prova che Ben riesce a dare emozioni quando decide di non strafare, mentre in  Blood On The Muzzle troviamo una delle canzoni più accorate della tracklist assieme a Kudzu, vicina al mood di un'Americana che sa di casa. In chiusura, qualche brivido viene con il lamento di You Are On The Water poggiato sulle sole note di un piano impetuoso, ben1ad ulteriore riprova del fatto che nella giusta misura il nostro produce i risultati migliori.

Possiamo dire che Bowl Of Plums, a confronto con il precedessore, sia un album senza picchi particolari nonostante le buone capacità di scrittura di Seretan, che meriterebbero di essere meglio incanalate anche a livello di produzione. Gli auspici di un esordio per il momento insuperato lasciavano presagire altre traiettorie e lo sviluppo di intuizioni prima solo accennate. Non un disco brutto, solo innocuo.

Voto: 6/10
Giuseppe Rapisarda

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