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5 Febbraio 2024 ,

Swanz The Lonely Cat Swanz The Lonely Cat’s Macbeth

2024 - Toten Schwan / EEEE
[Uscita: 25/01/2024]

Il potere ha una diabolica spinta sovversiva e ancestrale. Lacera e divide l'anima, scrive nuovi codici e rovescia i poli della logica, proiettando sempre nuove illusioni come ombre nella penombra delle coscienze. Macbeth è la tragedia dell'uomo che si proclama sovrano, padrone assoluto di terre desolate avvolte in una notte perenne con cieli scorticati da albe elettriche che interferiscono con le sinapsi e inquietano il sonno. Dopo “Sad Dolls And Furious Flowers” e “We've Been Through” con i Dead Cat in A Bag, Swanz The Lonely Cat's mette in scena la sonorizzazione del Macbeth shakespeariano.“Swanz The Lonely Cat's Macbeth” è un'opera profonda e complessa, strutturata in due lunghe suite in cui si sonda una storia fatta di archetipi, di sangue e lotte per conquistare regni inconsistenti. L'aspetto da rimarcare è l'approccio di Swanz ad un progetto così ambizioso, ivi compreso il rischio che la materia potesse portare ad una deriva incontrollabile. Al contrario, all'interno dello sviluppo sonoro dei temi che si susseguono, ogni cosa ha un proprio senso compiuto, diventando un passaggio funzionale allo stadio successivo, come una creatura che dalla fase embrionale cresce all'interno di un oscuro liquido amniotico. Swanz sembra percorrere una terra sconosciuta, mettendo da parte il proprio patrimonio genetico che si ritrova nei lavori precedenti sotto forma di canzone d'autore, nuances letterarie mitteleuropee e spore di southern folk. La musica di “Swanz The Lonely Cat's Macbeth” non interpreta un tempo passato, ma un presente fatto di piccole apocalissi, di estinzioni di massa e di una involuzione interiore che porta al collasso di ogni forma di civiltà. La sensazione è quella di essere di fronte a suoni primordiali, echi di vite triturate negli ingranaggi di una macchina disumanizzante come potrebbe essere il progresso di una nuova rivoluzione industriale oltre cui la Storia finisce per sempre. I due lunghi movimenti A Walking Shadow e Macbeth Suite sono un effluvio dark-ambient con scarificazioni industrial funzionali a generare ambienti sonori esoterici e claustrofobici per i riti di sangue che vi si celebrano, con una dosata alternanza di intensità che potrebbe appartenere a territori post-rock prossimi ai GY!BE. Swanz ha messo in scena con coraggio la dimensione belluina di chi scopre la belva che ha portato dentro di sé e che adesso pretende il proprio bottino. Se nelle fibre di A Walking Shadow prevale l'abisso, lo sferragliamento delle catene di anime dannate che si agitano nel non-luogo dell'oblio, in Macbeth Suite si guarda esausti la terra bruciare, le fiamme che abbracciano gli alberi attraverso il respiro di un toccante fluido mesmerico in cui gli strumenti si stratificano mirabilmente in un unico corpo all'unisono. “Swanz The Lonely Cat's Macbeth” è l'album più ambizioso di Swanz, ma anche quello in cui si avverte la reale esigenza metafisica dell'Arte, ovvero la necessità di fuggire, di nascondersi nel sottotesto e nelle pieghe di ogni certezza solo per decostruire ogni giorno il proprio futuro. Album davvero notevole.

Voto: 8/10
Giuseppe Rapisarda

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