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23 Febbraio 2024

Cristiano Colaizzi, Corrado Rizza Roma Disco Playlist 1965 – 1995

2023 - VoloLibero Edizioni

Pronti? Si parte! No, il viaggio non prevede che per forza vi spostiate da casa. Il mezzo di trasporto è la musica! Non si tratta di un viaggio breve, viaggeremo per ben 30 anni attraverso 200 playlist. Non saremo soli, ad accompagnarci sarà il libro “Roma Disco Playlist 1965 – 1995” di Cristiano Colaizzi e Corrado Rizza. Quali Dj hanno mixato nei migliori locali di Roma e che musica passavano? Questo è il libro giusto per poterci togliere un po’ di curiosità. Ora per noi il concetto di “playlist” non solo è ovvio ma è di facile creazione, basti pensare ad una realtà come quella di Spotify. Ma negli anni percorsi dal libro “Roma Disco Playlist 1965 – 1995”, pubblicato da Volo Libero Edizioni, non era certo così semplice. Tanto per iniziare le playlist venivano incise su musicassetta, registrando in maniera accurata e attenta dai vinili, e talvolta anche dalle radio. Non una semplice lista di brani perciò, ma proprio un’unione perfetta e scorrevole, pronta per creare l’atmosfera giusta nei locali dove le persone andavano per lasciarsi trasportare dalla musica. le collezioni di cassette dei dj. Gli autori raccontano soprattutto l’atmosfera, i momenti magici di questi luoghi, delle discoteche e dei programmi Tv o Radio. Ci sono gli elenchi e i racconti attraverso le playlist dei tanti locali e Dj romani, ricavate dalle loro cassette audio registrate in discoteca, le famose C60. Sono citati i nightclub della capitale negli anni ‘70, come il Jackie O‘, il Number One, il Charlie Club di Carlo Fiocchetto, la Cabala, il Bella Blu, l’Ippopotamus e tanti altri e le discoteche come il Green Time, il Charlie Master, il Cricket, La Cage Aux Folles, il Mais (Music And Idea System), il Papè Satan, il Much More, lo Scarabocchio a Trastevere, il Saint James in Via Campania e l’Alibi al Testaccio, questi ultimi due destinati decisamente a un pubblico gay. La playlist ha conquistato il mondo grazie alla facoltà del digitale di crearne a iosa e sempre diverse ma un tempo non era così. In "Roma Disco Playlist 1965 – 1995" abbiamo tra le pagine lo scorrere del tempo, il racconto di varie epoche, la vita vissuta in discoteca tramite le canzoni che hanno fatto storia in quel preciso momento. Un reperto storico, quindi, originale e ben congegnato anche grazie al fatto che le stesse playlist sono ascoltabili tramite QR Code. “Insomma: in quest’epoca in cui regnano le playlist, di iTunes, ma soprattutto di Spotify, abbiamo quindi deciso di raccogliere in.” (Corrado Rizza). Data simbolo del 1965 è l’apertura del mitico Piper di Roma, quando la sua scossa musicale ha cambiato per sempre la nightlife di quegli anni. Tre decenni nei quali la musica è cambiata moltissimo e grazie a "Roma Disco Playlist 1965 – 1995" ce ne accorgiamo di pagina in pagina. Il libro non è strutturato propriamente come una sorta di annuario bensì impostato in base ai personaggi coinvolti e alla loro storia nel mondo della discoteca e delle stesse playlist interessate. Ci sono anche testimonianze e commenti di Renzo Arbore, di Carlo Massarini, di Gazebo, di Claudio Simonetti, di Carlo Verdone, di Franco Miseria, di Lamberto Giorgi e di Fiorello. In tutto le playlist sono più di duecento e spaziano in ogni dove tra i generi musicali. Cavalcano anni diversi come i Settanta e gli Ottanta per poi sfociare nei Novanta. I generi sono tanti dalla disco music, al funky dal new romantic al rap fino ad arrivare a quella house che ha aperto la strada alla musica elettronica che poi è diventata techno, garage, eccetera. “Abbiamo cercato di rispettare i periodi storici e addirittura le stagioni e i dj che si sono susseguiti negli anni nei vari locali, inserendo il più possibile indicazioni sulla versione e i remix suonati. Leggete le playlist! Ma soprattutto ascoltatele e rivivrete la magia di quegli anni che tanta bella musica ci hanno regalato.” (Cristiano Colaizzi) È proprio la magia di quegli anni a uscire prepotente da ogni playlist, per chi c’era in quelle sale da ballo ma anche per chi vuole immergersi in un periodo storico raccontato tramite la musica. Un brivido sale quando riascoltiamo quel pezzo che quel giorno in quella determinata discoteca ci ha fatto impazzire di gioia riportandoci a ricordi e periodi fantastici che ci fanno tuttora emozionare come allora. Le testimonianze sono anche sotto forma di immagini e di reperti tra scatti e locandine del tempo. Ricordi per nulla sbiaditi che ci trasportano indietro accanto al dj di riferimento o al personaggio che ci sta raccontando il suo trascorso nella musica sempre poi con una playlist associata. Va fatta una grande lode all’immane lavoro di ricostruzione delle scalette per poi trasformarle in playlist. Nel libro è tutto perfetto e la ricostruzione pignola e precisa ha avuto una gestazione lunga e partita addirittura durante il lockdown. Un’idea forte con un’attitudine precisa che oggi è diventata "Roma Disco Playlist 1965 – 1995". È anche un ottimo regalo per l’amico/a in cerca di un libro che racconti Roma in maniera diversa e originale. Roma, in Via Tagliamento al 9, il 17 febbraio 1965 apre il Piper Club, tempio dello shake, dei complessi beat e della musica beat. Nulla sarà più come prima nelle notti romane: dal beat anni ’60 si passa alla disco-music, al funky, dal New Romantic al Rap fino alla House-Music degli anni ’90. Il libro di Cristiano Colaizzi e Corrado Rizza sta a documentare la vita musicale della capitale, con le sue discoteche, i programmi Radio e TV di culto e delle migliori etichette discografiche del periodo: "Mi sono letto le playlist e devo dire (ricredendomi) che c’era un sacco di ottima musica, ballabile e non, canzoni importanti e meravigliose, di ottima qualità e quindi una scelta davvero centrata ed indovinata. Sono andato a guardarmi le playlist del Piper Club del 1965 del dj Giuseppe Farnetti con James Brown, Sam Cooke, Fontella Bass, The Beatles, Bob Dylan, Marvin Gaye, the Four Tops, Barry Mc Guire, The Yardbirds, Otis Redding, la She’s About A Mover del Sir Douglas Quintet (playlist eccellente) e al Piper Club del 1967, la Top 20 sempre di Giuseppe Farnetti (playlist fenomenale) con Beatles, Sonny & Cher, Groovin’ dei Young Rascals, Aretha Franklin, A Whiter Shade Of Pale dei Procol Harum, Tramp del duetto Otis Redding & Carla Thomas e altri ancora. Altra scaletta di Radio Rai, trasmissione Bandiera Gialla (puntata del 26 febbraio 1966) con i dj Gianni Boncompagni e Renzo Arbore (ottima playlist). Con Day Tripper dei Beatles, Watcha Gonna Do di Tom Jones, 1,2,3, dei Dik Dik, I’ve Got A Woman di Ray Charles, Que Sera, sera di P.J. Proby, Paff…Bum di Lucio Dalla, She’s Just My Style di Gary Lewis & The Playboys, Every Woman I Know di Sam the Sham & The Pharaohs, C.C. Rider di Bobby Powell, Love Train di Adrian & the Sculptors, Blue River di Elvis Presley e It’s Gonna Rain di Sonny & Cher".  Un libro utile, consultabile e ben leggibile con le scalette dei dj che hanno mixato nei migliori locali di Roma. I creatori delle playlist sono Marco Trani, Faber Cucchetti, Jovanotti, Roberto D’Agostino, Paolo e Pietro Micioni, Sammy Barbot, Vladimir Luxuria, Paola Dee, Alvaro Ugolini, Dario Raimondi, Alessandro Gilardini, Marco Moreggia e tantissimi altri. Un quadro, le curiosità e la fotografia di quel periodo si completano con i programmi Radio, le TV di culto per gli amanti della musica e un’incursione nelle etichette discografiche del periodo 1965-1995. Un lavoro certosino, quello dei due autori, nel reperire tutte le notizie e le playlist, oltre a un importante apporto della giornalista Maria Egizia Fiaschetti con ritratti e racconti dei personaggi fondamentali di questa epopea. Per raccontare meglio questo lungo periodo, trentennale (1965-1995), e il mondo musicale che ci gira intorno ci sono i contributi di personaggi famosi come Rosario Fiorello, Renzo Arbore, Carlo Verdone, Carlo Massarini, Franco Miseria, Lamberto Giorgi, Claudio Simonetti e Gazebo.

Stefania Courson
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