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8 Aprile 2024 , ,

Hizbut Jamm Hizbut Jamm

2024 - Instant Classic
[Uscita: 12/01/2024]

La band Hizbut Jamm si forma a Cracovia attorno al leader, chitarrista e compositore Raphael Roginski che ha coinvolto nel progetto il chitarrista e cantante senegalese Mamadou Ba, autore dei testi, il suonatore di kora burkinabé Noums Dembelé e il percussionista polacco Pawel Szpura. Il gruppo nasce prima della pandemia e dei venti di guerra che attraversano l’Europa e il mondo, il nome può essere tradotto come “Fratellanza per la pace” e fa della convivenza pacifica e della musica come modo per unire i popoli la propria bandiera. Ma non inganni la formazione, quella degli Hizbut Jamm non è musica etnica, anche se influenze africane sono presenti, ma non prevalenti, in particolare nel canto di Ba, che alterna il wolof e il francese, ma con uno stile molto personale nel quale una certa teatralità ne accentua i toni da chansonnier. Il loro è fondamentalmente rock sperimentale nel quale si mescolano elementi jazz, psichedelia, folk, noise. Il disco contiene sei brani per poco più di quaranta minuti ed è stato prodotto dalla stessa band. Il disco si apre con la caracollante e luminosa Caada Gi fra cascate di kora e le sfavillanti variazioni di ritmo della batteria fino a un eccellente assolo di chitarra dal sapore blues, seguono i nove minuti di La Chose una lenta cadenzata traccia psichedelica che ci trasporta verso una dimensione trance che sarà presente in tutto il disco, qui le sonorità sono morbide, sognanti, sia nella kora che nel flauto, in contrasto col canto cavernoso di Ba. Mbokk Yi” è un progressivo avvicinarsi estatico verso una straordinaria performance del chitarrista Roginski, un nome non certo sconosciuto nella scena sperimentale e jazz, inizia sognante Endepandaas per poi nella seconda parte diventare un intenso invito alla gioia di vivere e di suonare, Taaru Naa è il brano più africano del lotto, con protagoniste le ipnotiche chitarra e kora e la voce, chiude Bab’s un funk distorto che ci porta dalle parti di band come i Pere Ubu e che dimostra la capacità dei musicisti di saper muoversi con creatività e intelligenza fra i generi per creare davvero una musica dal carattere universale.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

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