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28 Ottobre 2021 ,

No Strange …E Continuerò Ad Esistere

2021 - Area Pirata, Psych Out
[Uscita: 18/10/2021]

Nella storia della musica psichedelica italiana, quello dei torinesi No Strange è un nome scolpito in lettere auree. Precursore di un genere che produce sinestesie di suoni, colori, visioni, il gruppo di Alberto Ezzu e Salvatore “Ursus” D’Urso, è riuscito ad attraversare gli eoni della contemporaneità mantenendosi a quello stadio artistico che Schopenhauer riteneva riposasse nell’intuizione pura. Nessun compromesso, mai. Dalla metà degli anni Ottanta ad oggi, la loro musica scorre fluida come un’acqua lustrale, ebbra di rimandi sonori al confine tra psichedelia, cosmische musik, suggestioni mistiche, evocazioni tantriche. Anche in questa ultima incarnazione discografica, “...E Continuerò Ad Esistere” i No Strange mantengono la parola data. Un album denso di simbologie, di metafore, di continui sbalzi temporali tra passato e presente, sempre con l’occhio rivolto a quest’eterno presente. I drammatici giorni del Covid rilevano nei testi, a testimoniare un’epoca di bruciante malinconia dell’elemento umano, con la voglia di reagire ed evadere dall’incubo del quotidiano. La consueta miscela di creatività e classe che s’intravvede già dalla traccia inaugurale, Forse È Fuggita, voce fluttuante e chitarra in forma di arzigogolo, e che continua nella linea poetica di Lanciami Un Fiore, con la voce del soprano Paola Scatena che s’insinua suadente, qui come in quasi tutti i brani. Le tentazioni mistiche della band torinese, sulla scia degli amati Popol Vuh, s’esemplifica in una traccia dalla potente intensità poetica, Congiunzione Di Vite, dove l’ispirazione musicale convive con una suprema brillantezza dei testi, mentre il tratto meditativo e interiore s’evince dalla linea sinuosa di Il Fiume Sotto Le Piramidi, con voce modulata come in un canto di muezzin sotto il tappeto dilacerato della chitarra. La voce dispiegata come un serico manto di Paola introduce il testo più sognante e poetico dell’intero album in L’Universo In Volo, nel quale la fantasia creativa dei No Strange attinge al suo zenit. Il brano più bello dell’opera, però, a parere di chi scrive, è Il Tao Dell’Immaginazione, colmo di suggestioni orientaleggianti, entro un’atmosfera onirica di fluttuazione del suono che rapisce e ammalia. Al frammento finale di Tangeri, con la voce di Paola Scatena che s’insinua nel fuoco cosmico delle sinapsi, è affidato il compito di far da epicedio a un’opera di alta fattura che conferma la dimora dei No Strange nell’empireo della vera musica italiana.

Voto: 8.5/10
Rocco Sapuppo (Direttore Editoriale)

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