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21 Ottobre 2021

Sufjan Stevens & Angelo De Augustine A Beginner’s Mind

2021 - Asthmatic Kitty
[Uscita: 24/09/2021]

Un disco come "A Beginner's Mind", a firma di Sufjan Stevens e Angelo De Augustine, si inscrive nel corso naturale delle cose. I segnali vi erano già tutti nel 2017, quando Stevens puntò sul talento di De Augustine, producendo per la sua Asthmatic Kitty Records l’esordio “Swim Inside The Moon”. La bontà di quella scelta trovò conferma nel 2019 con l’ottimo “Tomb” in cui si avvertì ancora di più una assonanza tra il mondo dei due artisti, una coincidenza di visione che attingeva ad un immaginario che stratificava realtà e sogno sino a fare confluire entrambi in un’unica dimensione fantastica. “A Beginner’s Mind” nasce in modo estemporaneo, come una sorta di esperimento di scrittura creativa che trae spunto dalla visione di un film al giorno e dalla relativa elaborazione a posteriori di una trama narrativa trasfigurata dalle suggestioni. L’occasione si è presentata nel momento in cui Stevens e Augustine, insieme allo staff della label Asthmatic Kitty Records, sono stati ospitati per un mese in un cottage di Bryce Dessner, trascorrendo le serate a guardare film. È così che sono nati i nuovi quattordici brani dell'album in cui, al netto di una sostanziale sovrapposizione stilistica, il mood british alla Elliott Smith di De Augustine viene attratto nell’orbita emotiva di Stevens e del suo apparato di visionarietà. La grafica è stata affidata al disegnatore ghanese Daniel Anum Jasper che si è ispirato al “mobile cinema” degli anni ‘80, quando in Africa arrivavano le pellicole hollywoodiane e si creavano ad hoc manifesti coloratissimi per pubblicizzarne la proiezione (la creatura raffigurata in copertina è la Medusa del film di Desmond Davis “Scontro Di Titani” del 1981). Se l’intreccio delle voci ricorda Simon & Garfunkel (vedi Fictional California) che calpestano il terreno morbido di una malinconica West Coast ideale, i passaggi su cui prevale l’elemento magico è da ascrivere a Sufjan Stevens che fa sentire il peso del suo mondo quando è il momento di imprimere una direzione emotiva più marcata allo sviluppo del brano. Nonostante una apparente sovrastruttura concettuale, l’elemento cinematografico rimane circoscritto alla parte estetica, proprio perché la scrittura dei brani viene innescata dalle immagini ma procede in modo del tutto autonomo, rendendo difficile scorgere il legame tra lo score del film da cui il brano prende spunto ed il flusso che ne deriva. Ciò che conta è che la musica fa immergere l’ascoltatore in un mondo incantato, in cui trovare oggetti smarriti nella memoria o chiavi ossidate per serrature che aprono chissà quali porte. Il folk è il linguaggio totale che sostiene la simbologia poetica, lo stesso che si ritrova nell’opener Reach Out o nell’incedere di Lady Macbeth In Chains che rasenta la leggiadria d’antan di Sixto Rodríguez; The Pillar Of Souls sembra uscire dalle pieghe di “Carrie & Lowell”, mentre ci si perde nelle apnee pianistiche della struggente Beginner’s Mind e nella magnificenza di Murder And Crime che colpisce per la dinamica impressa dalle voci e per il minimalismo di tutto il corredo dei suoni. “A Beginner’s Mind” è un album che rischiara il cielo delle giornate più buie e che lentamente si dischiude a liberare i pensieri dal loro bozzolo di torpore.  

Voto: 8/10
Giuseppe Rapisarda

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