Marco Spiezia SMILE
Quello del sorrentino Marco Spiezia è un nome nuovo del mercato discografico italiano, si presenta con un veloce e scanzonato Ep di tre brani che anticipa l’album in uscita in primavera. Marco Spiezia, voce e chitarra ed autore di tutte le canzoni, si fa accompagnare da Michael Hatton alle chitarre, Marcus Penrose al basso e Peter Ibbetson alla batteria, musicisti inglesi da lui conosciuti durante un lungo periodo di permanenza in Cornovaglia e dai quali si era fatto accompagnare nell’intensa attività live svolta oltremanica. Tre brani sono certamente pochi per dare un giudizio meditato, ma la musica di Spiezia è immediatamente inquadrabile, un folk rock spensierato e danzereccio che fa propri lo swing, il charleston, il rock’n’roll, un pizzico di ska per creare canzoni di immediata presa, allegre e scanzonate e con un ritmo a cui è difficili sottrarsi. Come ha scritto il giornale britannico West Briton 'se ti va di muoverti, divertirti e ricordarti dei migliori giorni della tua vita hai trovato il tuo gruppo'. I testi, tutti in inglese - e questo li penalizza, perché la comprensione delle parole avrebbe fatto guadagnare in comunicativa - invitano nelle prime due canzoni, Smile e la frizzante Scaramouche, a prendere la vita con ottimismo e dal lato migliore, mentre la terza, Apple Tree, più impegnata, è dedicata al signoraggio bancario. Musica adatta a serate live tra birre e balli, ma con il rischio che ti scivoli via al di là della indubbia piacevolezza come acqua fresca senza lasciar traccia. Aspettiamo comunque Marco Spiezia al vaglio della lunga distanza per un giudizio più ponderato e intanto via alle danze!
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