Neil Young Il sogno di un hippie
Un diario senza tempo. Folle e lucido. Come un suo assolo. L'autobiografia di Neil Young fugge ogni stereotipo. E' come ascoltare una sua canzone. Un suo disco. Il tempo scivola via, ma il futuro è lì ad aspettarci. E dai sogni di un bambino ci proietta verso le paranoie di una rockstar. I ricordi di chi ha creato ricordi per milioni di persone si fondono in saette concrete di progetti che forse andranno oltre chi li ha immaginati e sognati. Il bambino che vinse la poliomielite a sei anni, l'uomo che vinse un'aneurisma a sessanta (suonando pochi giorni prima dell'operazione). Non è un libro facile. Non per chi si aspetta la solita trafila di sesso, droga e rock'n'roll, che pure ci sono. E' una cronaca di vita di un genio non solo musicale. Neil Percival Young da Toronto (Canada), ci racconta la sua vita come in un film. E parte dalla fine in un continuo di flashback che illuminano i suoi lati oscuri cosi come le sue passioni solari.
La musica, certo. Dagli Squires e i Minah Birds dell'adolescenza, ai fasti dei Buffalo Springfield e di CSNY. La Los Angeles condivisa con l'amico/rivale di sempre, Stephen Stills, ma anche i suoi studi sulla Lincvolt, un'auto elettrica su cui lavora da sempre (una vecchia Continental), la passione per i trenini elettrici, e la creazione di un nuovo sistema audio che riproducesse alla perfezione la musica suonata in studio o dal vivo. Tante altre cose. Ma anche i grandi dischi solisti, gli orrori e le passioni di una vita vissuta al limite. Gli amici trovati e poi persi per strada. L'amore per i figli sfortunati e di qui la Bridge Foundation. Un diario dicevamo prima. La scelta di smettere con droghe e alcool: "era da quando avevo quindici anni che non facevo musica senza essere fatto e ora mi chiedo, riuscirò a farlo ancora?". Nel mezzo la storia di tutti noi, grande musica e storie che rasentano la leggenda. Enormi abissi ed epiche risalite. Il libro arriva al 2011. Noi lo abbiamo visto dal vivo nel 2014, e Neil è più grande che mai! Grande libro!
“Io sogno il vento che cambia e suona sulle mie piume, i miei fratelli e le mie sorelle intorno a me, che raccontano le loro storie in silenzio e condividono il loro spirito con il cielo. Sono la mia vita.” (Neil Young)
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