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8 Maggio 2025 ,

DECA Neuronte

2025 - Sonor Music Editions
[Uscita: 02/05/2025]

L’ultima opera di DECA, al secolo Federico De Caroli, reca come titolo un neologismo coniato da lui stesso: “Neuronte”. L’ennesimo capitolo discografico dell’eclettico artista savonese, del quale già in diverse occasioni ci siamo occupati in Distorsioni, è al contempo un viaggio nel passato e uno sguardo irradiato sul futuro. Autore di pietre miliari nel campo della musica elettronica italiana ed europea, alfiere di suoni obliqui ed esplorativi della materia ‘alchemica’ in musica, Federico ha sempre saputo coniugare la sua raffinata maestria pianistica, “Dreamtown Piano” ad esempio, con l’istinto innato alla sperimentazione e alla combinazione di stilemi provenienti dall’ambient, dalla musica elettronica, dalla tradizione dei Corrieri Cosmici, “Claustrophobia”, “Automa Ashes”, Onirodrome Apocalypse”, “Lucifero Alchemico”, solo per citare alcuni dei progetti fonografici, distillando il tutto secondo i principi di un’occulta pratica alchemica. “Neuronte” è un album concettuale che si prefigge lo scopo di dipingere in figure sonore i temi che investono la sfera umana in un confronto senza requie con la moderna società tecnologica, evidenziandone le aporie. Sintetizzatori, campionatori, registrazioni di suoni esterni, voce umana trattata elettronicamente, innervano l’ordito dell’opera. Ed ecco, allora, frammenti quali Neuronte, che apre le danze sul ciglio dell’abisso, una sequenza straniante di battiti elettronici che inducono ad una sorta di trance sonora, o Serpente Paramentale, dove le voci filtrate elettronicamente rendono come un suono di chitarre elettriche, immerse in un ambient primigenio e pregno di significati esoterici. Koinophobia, ovvero la paura di smarrirsi nella foresta simbolica della comunicazione in una lingua condivisa, in un mondo dominato dalle intelligenze artificiali e dalla perdita di senso della parola come fattore coagulante, si dipana lungo sentieri rocciosi con suoni frastagliati e taglienti, mentre il battito elettronico rituale di Nomenklatura Hocculta, ci porta nei reami segreti dell’alchimia, con un tappeto percussivo che evoca legioni di demoni interiori. Hypnosi Semantica recupera stilemi afferenti alla Scuola Cosmica tedesca, mentre l’ambient esoterico di Possessione Subliminale si distende su di un nastro sonoro ebbro di evocazioni spettrali, e la conclusiva Onironaut disegna paesaggi sonori di vaste lande marine solcate da venti siderali al cadere del crepuscolo. Un album di grande intensità artistica.

Voto: 8/10
Rocco Sapuppo (Direttore Editoriale)

Audio

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