MSMiroslaw ORGANES DE LA VOIX
[Uscita: 21/06/2018]
A sud di Macomer, in terra sarda, l'altopiano stepposo nella zona di Borore ospita molti nuraghe e resti di antiche tombe che sono anche sepolcri del tempo e della storia, sospesi tra leggende e miti arcaici, le tombe così dette dei giganti. Mirko Santoru (nella foto sotto a destra) continua con il suo moniker MSMiroslaw l'affascinante esplorazione della sua terra entrando nei meandri e nei cunicoli più oscuri dove può leggere un legame atavico e indissolubile tra umano e natura e dove questa alchimia influenza e plasma l'evoluzione antropologica insieme al paesaggio stesso. "Organes de la voix" e nuraghe come impalcature di emissione e trasmissione fonica. Non solo. Qui esaminate come delle estensioni mistiche capaci di interconnettersi con un oltre spirituale e magico. Sono sei brani strutturati con l'anatomia degli organi da cui scaturisce la voce ma quello che è il risultato complessivo ha a che vedere con un rituale mortifero, cupo e ineffabile che come suggeriscono le note di copertina, vuole indagare e trarre ispirazione dai canti umani ancestrali e iniziatici. Più che dei canti votivi o celebrativi infatti qui non si respira un'atmosfera di religiosa sacralità come ad esempio nel lavoro, pure piuttosto oscuro e criptico, che fu "Voix" di Egisto Macchi. Qui arriva una sensazione di ritorno alle origini intesa come simbiosi tra l'essere umano e la terra madre e matrigna che lo custodisce nel grembo e che ne garantisce la sopravvivenza solo sulla base di un'intesa e di un compromesso.
"Organes De La Voix - Chants Funèbres pour AHYHW" contempla quindi sei pezzi aspri, voci trascolorate che sembrano voler penetrare le viscere della terra. Un linguaggio che si articola sulla base di suoni materici che sondano le cavità, trapassano le barriere capaci di alterarne la propagazione e che ritornano come eco deformi, come vibrazioni che raccontano smarrimento, angoscia e paura. Spirali di ricerca tormentata tra straniamento e identificazione alla ricerca dell'armonia che ha preceduto il caos, della visione lucida che fu il patto di alleanza tra creatore e creatura per stabilire consensualmente delle distanze di libero arbitrio. Il gioco dei riverberi che alterano la voce nel momento in cui è assorbita dalle grotte Naspiras. Viene da pensare all'alterazione dello stato meditativo, quel sonno incantesimo che corrisponde al suono M. Il suono che crea e che dissolve e che penetra l'universo. L'Om e l'Ātman sono coloro che conoscono penetrando. Penetrare e ritrovare il tempo zero, l'origine di tutte le cose e il suo peculiarissimo suono. Il respiro del mondo, il momento verità in cui l''Ātman individuale si fonde con quello universale.
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