MS Miroslaw LIBIDO
[Uscita: 25/03/2016]
#consigliatodadistorsioni
Il collettivo Trasponsonic di Macomer, sta ricostruendo un importante percorso demo-etno-antropologico che guarda al futuro rivalutando le origini. Lo fa riscoprendo la capacità performante di tutte le forme dell’arte e mettendo in campo sinergie multimediali con una forte connotazione filologica. In questo senso si attiva un’attitudine alla trasmutazione che ricerca continuità nel divenire, in un ricongiungimento ideale tra ancestrale e futuribile. La Libido non è altro che la psicologia del sé, la ricerca materiale di oggetti identificativi. Questi oggetti del sé possono essere le origini, le radici culturali, ogni contenitore ideale di esperienze, capace di plasmare interiorità. Ci nutriamo quindi di stimoli esterni per autenticare la nostra vera natura. Sviluppiamo patologie e frustrazioni laddove istinto ed energia non possono essere incanalate verso bisogni espressivi a tutto campo, verso quella che può definirsi una forma di realizzazione spirituale ed empatica.
MS Miroslaw, con questo secondo lavoro, “Libido”, ricongiunge il discorso etnografico e psicologico impalcato dagli Hermetic Brotherood Of Lux-Or e dallo stesso collettivo (con il recente DVD autoprodotto “La Rivolta di Iside”) in una parabola di ieratica eloquenza. Conia il post italian psycho world come forma mutante dell’italian occult. The Men Who Died (In The Arms of Isis) è la cinematica di un’alba apocalittica, la poetica di un risveglio sensoriale. Sacrale, oscura, satura di riverberi che rimandano ad una dimensione senza tempo in un primordiale amniotico e ottenebrante.
Christna Of The Tree Of Life con le caratteristiche propagazioni secche del teschio di cavallo eletto a strumento evocativo. Una danza alla madre terra dal titolo eloquente, Return To The Mother (Ode to I) rende molto bene l’idea di una sinuosità degli interstizi, della profondità. Di una dimensione remota da sé e dell’altro da sé e delle contorsioni spastiche e sofferte della ricerca. Tutto si gioca nella tensione sottile e psicotica dell’amplificazione, della forza energetica dell’onda sonora che compie traiettorie capaci di riannodare i fili spazio temporali, fino a portare ad una sublimazione interiore che diventa luce, sguardo nuovo, ricongiungimento, armonia cosmica. Libido come conoscenza, liberazione, riappropriazione simbolica, entropia. Rise Again to The East è l’apertura, lo schiudersi ad una ritualità corale per ritrovare sensibilità e visione nostalgica.
Il senso del sacro, la scenografia da cerimoniale ha in sè una simbologia complessa e apparentemente inspiegabile, vi confluisce la dimensione antropologica e la sua rappresentazione astratta, visionaria, immaginifica e misterica. Babel (Death Of The Sun Worship) è un flusso multisensoriale che si apre a percezioni invisibili e parallele, il flusso del divenire, la vibrazione dell’universale che si svela congiungendo passato e futuro, sacro e arcaico, intimo e metafisico.
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