Squadra Omega MATERIA OSCURA
[Uscita: 16/06/2017]
Squadra Omega è decisamente tra gli esponenti meglio rappresentativi delle sonorità trasversali della Italian Occult psichedelia. Un groove cinematico che coniuga tribalismo, motorik e progressioni allucinate di grandissima potenza evocativa. La caratteristica della Squadra: OmegaMatt, OmegaG8, OmegaDav, è una grandissima versatilità stilistica e strumentale che la rende fuggevole da facili catalogazioni pur mantenendo un’impronta riconoscibile nella peculiarità delle costruzioni atmosferiche. Il loro è un approccio molto libero al suono. Un suono che segue ideali traiettorie ambientali diventando etereo e rarefatto o impellente e incalzante. Il gioco dei fiati e l’ausilio di strumentazione elettronica sono esotici ed esoterici, etnici e spaziali in magica alchimia. Come termini di raffronto si potrebbe pensare solo allo space prog improvvisativo degli Oresund Space Collective cui per altro si ispirava fortemente l’EP di esordio "Rennes Le Chateau" del 2008.
"Materia Oscura" contiene tre lunghe jam che ancora una volta tornano ad ampliare i confini delle visioni da terzo occhio. Massa Mancante è solo in apparenza un lounge di riverberi acidi. In realtà ha una meccanica e una ripetitività che a tratti si frantuma in morbidi contrappunti elettrificati. Anche Mondo-Brama strizza l’occhio a certe composizioni filmiche degli anni ’70 con commistioni jazzistiche e easy tempo, illanguidisce ed esplode in una sarabanda incontenibile salvo poi entrare in una ambientazione avant jazz potente e imprevedibile tra frenetici ritmi percussivi e carambole di fiati. Si perde del tutto l’orientamento nella materia sonora dell’ultimo brano, Le Oscillazioni dell’Universo Giovane, autentico masterpiece di questo lavoro. Magma incandescente, suono energia che permea e lambisce ogni linea di contenimento per poi esondare libero e irrefrenabile. Una baraonda caotica e solenne che si sospende tra la sacralità di un rito arcano e primitivo e una solitaria danza siderale che disperde riverberi di luce fluorescente disegnando una pallida aurora in dissolvenza. Un fantastico libro di racconti estemporanei, un viaggio in mondi immaginifici continuamente perturbato da onirismo, smarrimento, abbandono e duttile sensorialità. Chiudete gli occhi, lasciatevi trasportare nelle lande inesplorate della Materia Oscura. La polifonia che disorienta ha una struttura che sembra incredibilmente ipnotica e accattivante nella sua regolarità, salvo poi sprofondare in frequenze maliarde, in abissi percettivi dove i punti di riferimento si dilatano e niente è più conoscibile.
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