Migliora leggibilitàStampa
13 Aprile 2014

Woodworm Festival Woodworm Festival 13 Marzo 2014, Roma, Circolo degli Artisti


WOODWORM FESTIVAL 2014Il “Woodworm Festival, tre giorni di performances tra Roma e Bologna, organizzato dall’omonima etichetta areatina, porta nella prima tappa, il 13 Marzo, a Roma, alcune tra le band italiane più interessanti dell’attuale panorama: Bachi Da Pietra, Crazy Crazy World Of Mr.Rubik, Umberto Maria Giardini, Julie’s Haircut, Bologna Violenta e Fast Animals And Slow Kids. Per esigenze logistiche e per comprimere i tempi morti durante i cambi di formazione, il festival ha previsto di alternare le band su due palchi, riuscendo così a dare ritmo all’intera manifestazione senza eccessivi cali di tensione.

 

Ad aprire l’evento ci pensano i Bachi da pietra, duo composto da Giovanni Succi alla chitarra/voce e Bruno Dorella alla batteria, che presentano il loro ultimo album “Quintale”. Un sound aggressivo e rabbioso che alterna ballate blues (Ofelia) a sonorità più inquiete (SolareEnigma, Fessura), perBachi da Pietra finire con una devastante versione hardcore di Coleotteri. Ci si trasferisce sul palco principale dove sono già in azione i The Crazy Crazy world of Mr. Rubik, trio composto da Gabriele Ciampichetti (voce, chitarra, basso), Matteo Dicembrio (voci, synth) e Stefano Orzes (batteria, percussioni). La formazione bolognese presenta “Urna Elettorale”, ultimo loro lavoro che fonde insieme la sperimentazione prog con l’elettronica e le sonorità tribali, in una miscela eclettica dai risultati convincenti.

 

Umberto Maria GiardiniTra i brani si segnala Sebele, Parababè, Fantasamba, Are you crazy or crazy crazy? e Tic tic tac, conclusa con un vero e proprio rituale eseguito in mezzo ad un pubblico divertito e partecipe. Le sonorità diventano più delicate con il concerto di Umberto Maria Giardini (Moltheni) che, accompagnato dal secondo chitarrista Marco Maracas, presenta una versione acustica dei brani di “Ognuno Di Noi è Un Po' Anticristo” e “La Dieta Dell’Imperatrice”. Vestito rigorosamente in gilet e cravatta, Umberto Maria Giardini propone un suono che oscilla tra melodie strumentali e cantautorato, come neiJulie’s Haircut brani Regina della Notte, Quasi Nirvana, Tutto è Anticristo, Anni luce e Il Trionfo dei Tuoi Occhi, riscuotendo calorosi applausi da parte di un pubblico attento e appassionato. Sul palco principale è la volta degli emiliani Julie’s Haircut che presentano l’ultimo interessante “Ashram Equinox”, completamente strumentale. Il loro sound oscilla tra un’elettronica sperimentale (Johin, Equinox) ed una psichedelia progressive (Sator, Ashram) con richiami espliciti al krautrock dei Can. Le migliori cose si ascoltano durante l’esecuzione di Ashram.

 

Bologna_Violenta Arriva il momento atteso di Bologna Violenta, che presenta “Uno bianca”, lavoro ispirato alle vicende criminali della omonima banda. Nicola Manzan ripercorre le ventisette tappe che hanno insanguinato Bologna e l’Emilia Romagna tra il 1987 ed il 1994, descrivendo la brutalità e l’assurdità di quegli eventi. Già con il primo brano il musicista trevigiano rovescia addosso al pubblicoThe Crazy Crazy tonnellate di elettronica grindcore e di violenti assoli di chitarra, amplificati dalle proiezioni di filmati di repertorio che recuperano l’immaginario più oscuro dei primi anni ‘90. Una densità sonora davvero impressionante che obbliga i presenti a una riflessione obbligata sul senso di una violenza così irrazionale e gratuita. L’uso degli archi apre piccoli momenti di straniamento all’interno di un flusso grindcore monolitico, amplificando il senso di assurdità e sgomento. Performance davvero notevole. Ai perugini Fast Animals andFast Animals Slow Kids il compito e l’onore di chiudere il festival Woodworm con i brani dell’ultimo album “Hybrìs”. Aimone Romizi (chitarra, voce), Alessandro Guercini (chitarra), Alessio Mingoli (batteria) e Jacopo Gigliotti (basso) danno vita a un’esibizione piena di personalità per la gioia del numeroso pubblico accorso ad applaudirli. Complimenti a Woodworm e al Circolo degli Artisti per un evento davvero riuscitissimo.

 

Felice Marotta

Video

Inizio pagina