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6 Agosto 2021 ,

LINGUA IGNOTA SINNER GET READY

2021 - Sargent House
[Uscita: 06/08/2021]

In principio era l’odio cieco e sterminatore, fino a quando il fuoco servì a delineare un perimetro di sicurezza da contrapporre alla notte e alle sue creature. All’interno di questa circonferenza luminescente qualcuno  cerca conforto nella ricerca di Dio e nelle parole dei suoi profeti. Per Kristin Hayter quel perimetro ideale coincide con un luogo ben preciso: si tratta della Pennsylvania rurale, Paese in cui si è radicato un secolare cristianesimo di derivazione veterotestamentaria. Proprio in quella terra così reazionaria il peccato e l’espiazione si intrecciano in una osmosi esistenziale che permea la vita di quanti scelgono di allontanarsi dalle lusinghe del mondo, così come ha fatto la stessa Hayter. Mai come in questo caso l’Arte coincide con la vita. Dal 2017 l’artista californiana ha intrapreso una sorta di cammino ieratico nelle lande della purificazione, iniziato con l’acquisizione del moniker LINGUA IGNOTA, denominazione mutuata dall’omonimo sistema alfabetico mistico costituito da 23 litterae ignotae ideato dalla badessa Ildegarda di Bingen. Nel 2019 con “Caligula” si perfezionavano, rispetto al precedente “All Bitches Die”, i percorsi scoscesi di una sensibilità labirintica, riuscendo a mediare tra istanze belluine (definita da registri di estremismo sonoro) ed una eterea religiosità che avvolge un corpo ricoperto da cicatrici. Stesso tipo di equilibrio lo troviamo anche nella partecipazione al progetto harsh noise Slightless Pit che ha portato alla realizzazione diGrave Of A Dog” insieme a Lee Buford di The Body e Dylan Walker dei Full Of Hell. Il nuovo “SINNER GET READY” (titolo e brani rigorosamente in maiuscolo), pubblicato per la label Sargent House, segna un cambio di pelle, una nuova prospettiva della devastazione vista da chi è sopravvissuto all’apocalissi. Il nucleo dell’album è racchiuso in una sorta di intransigenza spirituale che si è svincolata dai clangori industrial e noise come strumenti espressivi di una violenza liberatoria, per abbracciare una ortodossia claustrofobica e punitiva. “SINNER GET READY” toglie il respiro per la pesantezza del suo minimalismo radicale, quasi come una esaltazione del pentimento e dell’asservimento di tutte le pulsioni alla dirittura di un cammino improntato a servire Gesù il cui sangue può “lavare e pulire ogni macchia”. La musica gioca il proprio equilibrio su armonie stranianti, sulle litanie di blues deformi e sull’uso di strumenti tradizionali provenienti dalla regione degli Appalachi, da quell'America ancestrale di predicatori ed esorcisti sperduti. L’opener THE ORDER OF SPIRITUAL VIRGINS (ispirato ad alcuni manoscritti miniati da sette religiose ascetiche nei chiostri monastici di Ephrata in Pennsylvania) è il saluto riservato dalla comunità all’arrivo di un nuovo membro, il lavaggio del corpo dal sudiciume del lungo viaggio e la vestizione con un abito bianco, identico a quello degli altri confratelli. Ogni brano è la trasposizione di parabole o resoconti di eventi trasmessi dalla tradizione, come PENNSYLVANIA FURNACE, canto gregoriano rurale che narra la leggenda di un fabbro del XVIII secolo trascinato all’inferno dagli stessi cani che aveva prima gettato nella fornace in preda alla rabbia. Oppure, ancora, THE SACRED LINAMENT OF JUDGMENT. PERPETUAL FLAME, il cui titolo deriva da una città mineraria abbandonata nel cui sottosuolo dal 1962 arde un fuoco inestinguibile. In chiusura, MAN IS LIKE A SPRING FLOWER rilascia la propria armonia in infinite distese fiorite dove mirare l’ultima luce del giorno. SINNER GET READY” è un album aspro, attraversato da oscuri umori salvifici marchiati da una cifra di ineluttabilità; dopo "Caligula" questi nuovi nove brani rappresentano uno sviluppo del tutto naturale per Kristin Hayter, cosa che conferma una scrittura di rara caratura per la capacità immersiva che determina nell'ascoltatore. Mai come in questo caso LINGUA IGNOTA sembra volerci dire che non c’è scampo tanto dal peccato quanto dal Paradiso. 

Voto: 7.5/10
Giuseppe Rapisarda

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