Twin Peaks Side A

Incertezza e precarietà nel periodo post-covid 19 sembrano essere diventate costanti coordinate associate al mondo della musica e non solo per quanto riguarda la ripresa dei concerti. Se infatti l'EP si presenta come modalità costante di pubblicazione (anche Animal Collective e Yo La Tengo hanno ceduto a questa tentazione), il contenuto è spesso precario e incompiuto, dato comunque in pasto al pubblico. Già dal titolo del nuovo EP dei Twin Peaks, a meno di un anno dall'onesto “Lookout Low” (2019), si svela una sensazione di incompletezza, di primo acchito a cui l'espressione “Side A” ammicca. È il primo lato di un lavoro più strutturato, di un nuovo LP? Non lo sappiamo ancora, ciò che è certo è lo sguardo ormai fisso verso forme tradizionali che flirtano con il Bob Dylan di “Blonde On Blonde” in What's The Matter, con l'organo protagonista, oppure approdano al soul-rock languido al limite del bryanferryiano in Whistle In The Wind (End Of Everything), mentre è Any More Than You Want torna sui binari del classic rock americano, con tanto di slide e spasimi southern, e Above/Below allunga la mano per 7 minuti su un funky-rock dai contorni psichedelici. La saga dei Dudes continua, in un'indefessa ricerca all'interno dei canoni del rock statunitense che non scade mai nel mero citazionismo. I Twin Peaks riescono a fissare un livello sempre più maturo del loro songwriting e non possiamo che apprezzare l'ironia e la bravura con cui si mettono costantemente in gioco.