Jon Hassell Seeing Trough Sound (Pentimento Volume Two)

A corredo del virtuoso percorso stilistico-contenutistico inaugurato nel 2018 con “Listening To Pictures" (Pentimento Volume One), giunge gradito il secondo tassello discografico relativo al ‘pentimento’, “Seeing Through Sound”, (Pentimento Volume Two), ad opera del grande trombettista e compositore statunitense Jon Hassell. Suona curioso il fatto che un innovatore della musica sperimentale come Hassell, sospeso tra utopie ‘milesiane’ e canoni ambient di assoluto pregio, abbia avuto bisogno, per farsi apprezzare da un pubblico meno esoterico, della composizione di talune colonne sonore di film più o meno celebri (“Million Dollar Hotel”, “Angel Eyes”, “Amore E Morte A Long Island”, solo per citarne alcuni). Eppure, sono trascorsi 43 anni da quel lavoro seminale che risponde al titolo di “Vernal Equinox”, pietra miliare nella carriera del Nostro, seguito da una moltitudine di dischi dalla pregevole linea espressiva. La classe di Jon non conosce flessioni nemmeno in quest’ultimo album, già dalla prima intensa traccia, “Fearless”, in cui lo stile dell'ottantatreenne maestro americano si palesa sin dalle note d’esordio, leggero tappeto percussivo su cui s’innesta la tromba come proveniente da luoghi incogniti. Lo stile ambient di matrice lunare che ne ha sempre contraddistinto l’opera risalta vieppiù nella superba distesa sonora di Moons Of Titan, astrale e fascinosa digressione per tastiere elettroniche e tromba. Altre tracce oltre a quelle già citate, delle otto complessive, che ci paiono maggiormente degne di menzione sono: Delicado, un intermezzo sperimentale con cromie da ipno-samba indotte da lievi e soffici percussioni; Lunar, dal profilo spiccatamente orientato alla migliore avanguardia, con suggestioni di acuto sperimentalismo, in cui la incisiva presenza della tromba si coniuga alla perfezione con l’architettura ambient del brano; la finale escursione spaziale di Timeless, nella quale i colori pastello della tromba assumono toni crepuscolari di notevole impianto poetico, a suggello di un album avvolto da brume sensoriali di melanconica e rimarchevole fattura.