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5 Ottobre 2021 ,

Clan Of Xymox Limbo

2021 - Trisol Music
[Uscita: 23/07/2021]

Per alcune formazioni, il tempo pare essersi fermato, cristallizzato in atomi sonori scolpiti in lettere di ghiaccio nell’immaginario degli aficionados. È il caso degli olandesi Clan Of Xymox, band ancora guidata dall’ineffabile Ronny Moorings, riferimento inossidabile di quanti ancora si rivedono nelle atmosfere Dark degli anni Ottanta. Giusto dimenticarsi di “Medusa”, capo d’opera del combo orange, ma giusto anche dimenticarsi di quella terra di mezzo gremita di albi insipidi e danzerecci (“Metamorphpsis”, “Creatures”), poiché già lo scorso anno col valido “Spider On The Wall”, da noi recensito, il Clan era tornato a dignitosi livelli. Qui, con “Limbo”, il mood è certamente buono. Un album venato di melanconia, fitti i riferimenti alla drammatica emergenza pandemica che ben conosciamo, con, aleggiante come uno spettro dai plumbei vestimenti, lo spirito dell’oppressione orwelliana con esondazioni nelle tematiche distopiche di un Aldous Huxley, sin dall’incipit, Brave New World, per l’appunto, con atmosfere dark tuffate in soluzioni techno dall’indubbio fascino. Per non dire della successiva traccia Lockdown, voce ispirata di Ronny e tappeto di sincopati battiti elettronici a disegnare l’abisso dei tempi rovinosi. Orwell affiora nella eponima discesa sonora di Big Brother, cupezza elevata all’ennesima potenza tra brume sensoriali invalicabili, mentre, a livello compositivo, perla dell’intero album risulta essere The Great Reset, e qui pare i tempi di “Medusa” siano riaffiorati come d’incanto, sia pure per una manciata d’istanti, voce profonda, linea melodica ottimamente modulata e accattivante, intreccio di chitarra e batteria elettronica a tessere ghirlande di ossianica matrice. Tra le altre tracce dell’album, ci piace segnalare come degne di particolare menzione: la nenia oscura di Forgotten, con intarsi di tastiere di notevole impatto; la title-track Limbo, evocativa di atmosfere sinistre, dominata dalla voce di Moorings; l’ipnotica trama ossessiva di In Control, il cui battito artificiale sembra provenire dal grembo malato della Terra; la superba trama dark di The One Percent, intreccio di voce e tastiere di notevole pregio; la brumosa ed evocativa Dystopia. Un album, infine, di rimarchevole fattura, sebbene, come pare intuitivo, maggiormente consigliabile ai cultori più sensibili al fascino del genere dark.

Voto: 7/10
Rocco Sapuppo

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