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2 Aprile 2021 ,

Kilbey Kennedy Jupiter 13

2021 - Foghorn Records
[Uscita: 05/03/2021]

Per chi non conoscesse i due soggetti prestigiosi di cui andremo a discettare, potrebbe sembrare, il nostro, un esercizio di mera retorica di critica musicale. Invece, parliamo di due giganti della musica contemporanea, germogliante dal Nuovissimo Mondo, l’Australia, che tanto ha dato in termini di proposte creative negli ultimi nove lustri. Ebbene, Steve Kilbey, storico leader dei leggendari Church, e Martin Kennedy, mentore degli All India Radio, hanno da alcuni anni a questa parte imbastito un progetto sonoro di rimarchevole livello. Passando dalla musica più sperimentale all’ambient puro alla musica pop più avanguardistica e raffinata, il duo Kilbey-Kennedy ha confezionato album di squisita fattura. Come quest’ultimo “Jupiter 13”, dove la voce sempre formidabile di Kilbey si coniuga alla perfezione con le alchimie strumentali di Kennedy. L’album viene declinato secondo le coordinate di un elegante pop da camera, non privo di riferimenti spaziali, cifra stilistica ricorrente nell’opera del duo, soprattutto a partire dall’incipit, Prologue, un dialogo intercorrente tra soggetti appartenenti a mondi diversi, e a seguire con il prezioso pop di ADSR, dove la voce ancora superba di Steve Kilbey domina il proscenio, o in Rendezvous, in cui si respira l’aura fatata dei Church, essendo l’aedo Kilbey uno dei massimi tessitori di trame armoniche del pop-rock contemporaneo. Un album di raffinata composizione, ne sia testimonianza la title-track, Jupiter 13, nella quale sopra lo spoken word s’innesta il fluire circolare di voce e insieme strumentale, a creare un’atmosfera di grande suggestione. Sempre a rilevare è il tratto situato a metà tra canzone d’autore e tocco sperimentale, con spruzzi di opportuna e discreta elettronica, come in Circus, o nella struggente ballata di We Are Missing, dove la voce di Kilbey tocca vertici sublimi. Altre tracce che ci piace menzionare: la quieta e fascinosa linea armonica di No Attachment; il tratto folk di Aetolia; la traversata cosmica di Liquorice Comfits, sorta di escursione stellare contrassegnata da eleganti trame pop, e il frammento finale di Epilogue, con voci salienti da aerodromi spaziali. Un album di indubbio fascino.

Voto: 7.5/10
Rocco Sapuppo

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