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30 Marzo 2021 ,

Daniel Lanois Heavy Sun

2021 - eOne Music
[Uscita: 19/03/2021]

Si intitola “Heavy Sun” il nuovo lavoro di Daniel Lanois, prima pubblicazione del cantautore e super-producer canadese con la propria etichetta Maker. Affiancato da una solida band composta dal chitarrista Rocco DeLuca, l’organista Johnny Shepherd ed il bassista Jim Wilson, Lanois nel suo ultimo disco si lancia verso orizzonti oscuri e introspettivi che solo in parte derivano dalla situazione vissuta nell’era CoVid: già nel 2016 il produttore aveva difatti annunciato che il suo prossimo progetto si sarebbe incentrato sul tema della solitudine dell’uomo contemporaneo. Per affrontare il tema, Lanois sceglie di andare a sperimentare con la musica black, nell’intento di dar vita ad un blues contemporaneo: “Heavy Sun” è un lavoro che attinge a mani basse da blues, soul e gospel, infarcendo il sound classico di questi generi con raffinate orchestrazioni elettroniche/ambient. Il risultato si rivela particolarmente riuscito nella prima parte del disco: la spiritualità e l’atmosfera introspettiva di canzoni come Dance On, Way Down e Please Don’t Try, il groove armonioso e danzante di Power ed Every Nation bastano indubbiamente da soli a consigliare l’ascolto del disco, perché qui Lanois e soci dimostrano di aver appreso molto bene la lezione dei maestri della musica black con canzoni profonde e toccanti. L’incantesimo sembra tuttavia rompersi da Tree Of Tule in poi: pur riconoscendo la pura eleganza contenuta in questi brani, il tono dell’album sembra scendere, per via di una serie di brani dove è fortissima la sensazione di cliché senza una propria anima. Il discorso vale anche per la quasi-title track (Under The) Heavy Sun, una canzone formalmente ineccepibile e di cui è impossibile non apprezzare la raffinatezza, dove tuttavia i musicisti sembrano più intenti a curare più l’aspetto formale che quello emotivo, donandoci una strana sensazione di asettico “ghiaccio bollente” che ci sembra pregiudicare l’impatto emozionale del pezzo. “Heavy Sun” è beninteso un album raffinato e curato sotto ogni aspetto produttivo, il cui ascolto è un piacere acustico interrotto purtroppo a metà, risultando un lavoro formalmente ineccepibile e più che degno di un ascolto, il quale tuttavia indulge in un certo autocompiacimento senza riuscire ad essere appieno quel capolavoro che avrebbe potuto e voluto essere.

Voto: 6.5/10
Fabio Rezzola

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