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14 Novembre 2020 ,

Puscifer Existential Reckoning

2020 - Alchemy Recordings / BMG
[Uscita: 30/10/2020]

Riemergono dall’inconscio di Maynard James Keenan in maniera improvvisa e travolgente i Puscifer, creatura sfuggente e polimorfa attraverso cui il carismatico leader di Tool e A Perfect Circle esprime nella maniera più libera e senza filtri il proprio estro creativo. Giunti al quarto album in studio, i Puscifer in questa incarnazione consistono essenzialmente in un terzetto assai bene assortito composto ovviamente dallo stesso Keenan, da. Carina Round (chitarra, voce e altri strumenti) e Mat Mitchell (basso, ingegneria del suono e varie). Una formazione di artisti eclettici e difficili da inquadrare, che nella realizzazione di questo ottimo “Existential Reckoning” ha trovato un equilibrio perfetto, concretizzatosi in dodici canzoni cariche di fascino, grinta ed atmosfera. È bene dire subito che non ci si deve aspettare la vorticosità progressiva di “Fear Inoculum”, l’ultimo allucinante trip sonoro dei Tool: l’impronta sonora di base è lo stile degli ultimi APC, sulle quali Maynard, Mat e Carina costruiscono un’ideale piramide metallica grigia e fredda che prosegue la narrazione delle vicende di Dick Merkin, il bizzarro alter ego di Maynard alle prese con vicende a metà strada fra l’immaginario di “X-Files” e di “Man in Black”, come la mise dei tre artisti per pubblicizzare l’uscita dell’album lascia ben capire. L’energia, l’assertività e il mood oscuro combinato con il desiderio di esplorare le potenzialità e i limiti della propria strumentazione, richiamano due importanti riferimenti musicali pubblicati fra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000: “Existential Reckoning” presenta chiari echi del sound dei Depeche Mode nei momenti più suggestivi ed introspettivi del disco, in particolare con brani del calibro di Bullet Train To Iowa, Apocalyptical e Personal Prometheus, a metà strada fra il sound del capolavoro "Ultra" e le precedenti produzioni con Flood. L’inseguimento del connubio perfetto fra pop sofisticato ed elettronica ricercata si traduce inoltre in un involontario quanto affascinante richiamo al sound di “UP”: l’ultimo capolavoro in studio di Peter Gabriel, a livello di ricerca sonora ed eleganza compositiva rappresenta forse il modello più vicino a quanto realizzato dai Puscifer in quest’ultimo lavoro per originalità e classe, con un sound perfetto e destinato a non invecchiare né a cadere presto nel dimenticatoio. La ricchezza e la complessità del disco ci consentono di apprezzare momenti di rock elettronico quasi metafisici nel formidabile trio di brani costituito da A Singularity, The Underwhelming e Theorem, quanto brani dal taglio industrial dal taglio più ammiccante quali Grey Area e Fake Affront, canzone quest’ultima contenente il più soave “shut the fuck up” della storia del rock. Pubblicato contestualmente ad un suggestivo concerto dal vivo trasmesso in streaming nei dintorni dell’amena città di Arcosanti, situata nella suggestiva cornice del deserto dell’Arizona, “Existential Reckoning” è una release a sorpresa che celebra in grande stile la visionarietà di Dick Merkin/Maynard James Keenan: un album dal sapore cinematografico ricco di soluzioni sonore imprevedibili, che ci consente di coniare la definizione di “classicismo avanguardistico” per il modo in cui il formidabile trio di musicisti riesce a stupirci con soluzioni sonore che a ben sentire abbiamo già trovato in altri lavori, ma la cui combinazione ed eleganza formale ci rende consapevoli di stare ascoltando nello stereo un nuovo intramontabile classico.

Voto: 7/10
Fabio Rezzola

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