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10 Novembre 2020 ,

Eels Earth To Dora

2020 - E Works / PIAS
[Uscita: 30/10/2020]

Ritorno un po’ inatteso per gli Eels, che tornano in pista in maniera rocambolesca con un nuovo lavoro inizialmente previsto per l’inizio 2021.“Earth To Dora”, così s’intitola il. tredicesimo album della band americana capitanata dal mastermind “E” aka Mark Oliver Everett, è stato infatti anticipato dopo che gli Eels hanno visto saltare tutti i programmi previsti per il nuovo anno, ma non solo. Alla luce del tono delicato e nel complesso positivo di questa nuova dozzina di brani, composti prima dell’esplosione della pandemia, Mr. E ha optato per una pubblicazione anticipata ritenuto che essi potessero confortare il pubblico della band, ed è difficile dargli torto. “Earth To Dora” è difatti un lavoro fresco e nel complesso assai piacevole: pur muovendosi da qualche anno su coordinate indie/folk ormai ben consolidate, Everett e soci non difettano in ispirazionsenso per la melodia, e nel complesso questo loro tredicesimo disco è quel classico lavoro che si lascia riascoltare in loop per ore, magari durante un lungo viaggio in auto - esperienza d’ascolto in effetti provata, pochi giorni prima del lockdown. La formula è la consueta: alla voce ruvida ma allo stesso tempo empatica e calda di E si affiancano chitarre dal sapore folk, che ormai hanno abbandonato quasi totalmente ogni distorsione in favore di dolci ed incantevoli arpeggi, ed i sorprendenti e soavi arrangiamenti della “Earth to Dora Orchestra & Choir”. Cambia poco negli stilemi ma il risultato sembra particolarmente efficace, regalandoci con questo delicato e paradossalmente armonioso contrasto di elementi una buona manciata di brani destinati a rimanere fra i classici della band: la scanzonata traccia d’apertura Anything for Boo, la disincantata Are You Fucking Your Ex - con E al solito efficace cantore delle incomprensioni sentimentali -, una “bitter song” tanto amara quanto fiduciosa come I Got Hurt e la solare ballad Baby Let’s Make It Real. Di brani interessanti ce ne sono molti altri, title-track inclusa, eppure “Earth to Dora” ancora una volta è un lavoro che nel complesso sembra scegliere la strada del basso profilo: difatti, pur avendo realizzato ancora una volta quello che si suol definire un bel disco nel suo complesso, E sembra fregarsene di tutto e tutti, rinunciando a lavorare troppo sui brani per mantenere viva quella che sembra a tutti gli effetti un’attitudine lo-fi. Dove vi sono delle spigolosità e degli aspetti affinabili, la sensazione è quella che gli Eels scelgano di non procedere oltre, forse per pigrizia, forse per lasciare intatto quel disincantato tono “pissed off” che conferisce tutto sommato uno stile ed un senso di veridicità e vicinanza unico ai loro pezzi. Viene da pensare che a E non importi più di tanto il successo e che l’occasione del grande salto se la sia persa un po’ perché “tutto sommato va bene così”: di sicuro, il nuovo lavoro degli Eels contiene dodici brani toccanti e sinceri che, se è pur vero che non offrono nulla di così nuovo né faranno la storia della musica, è innegabile che possiedano quel senso di quotidianità e positività capaci di mettere all’ascoltatore il cuore in pace e svoltare la giornata.

Voto: 6.5/10
Fabio Rezzola

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