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10 Febbraio 2016 ,

Sorge LA GUERRA DI DOMANI

2016 - La Tempesta International
[Uscita: 05/02/2016]

#consigliatodadistorsioni    

 

sorge-la-guerra-di-domaniSuperare la soggezione di un pianoforte, delle sue dimensioni, delle sue possibilità e non avere più paura di sbagliare accordi, di fare suonare la nota sbagliata. Il progetto Sorge che ha dato vita all'album “La Guerra di domani nasce così, dall'ingresso di un pianoforte verticale nel destino di Emidio Clementi che decide di prendere lezioni per superare la resistenza di un percepito senso di inadeguatezza, pur essendo lui scrittore e musicista.

Così, dopo avere suonato e registrato alcune linee melodiche, Clementi invia il materiale a Marco Caldera, produttore e fonico che maneggia l'elettronica con grande sensibilità. E' proprio lo stesso Caldera che costruisce attorno a quegli accordi un esoscheletro fatto di pattern ritmici e campionamenti, generando una fitta rete di terminazioni nervose che veicolano una latente elettricità carica di visioni. La base ritmica e i beat sono come tavole di cera su cui i versi di Clementi si poggiano con estrema naturalezza, disegnando figure polimorfe che proiettano sul fondo degli occhi suggestioni di vita, di letteratura e di una poesia che gronda verità ed urgenza.

 

Ed allora, anche le vicende personali raccontate da Clementi diventano universali, condivisibili in quanto disinnescate dalla loro carica di intimità, generando frequenze di empatia in una dimensione senza tempo dove tutto converge, passato e presente insieme.

emidioTra le dieci tracce del disco si aggira il fantasma di Richard Sorge, la spia russa da cui il progetto incidentalmente prende il nome, a ricordare come a volte la vita ci costringa a diventare quello che in fondo non siamo. In questo fluire di esistenza troviamo Hancock 96 con il suo piano-sequenza di una serata dall'alto tasso alcolico trascorsa a Chicago, oppure Nuccini, dedicata a Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, che rappresenta la trascrizione emotiva dei ricordi di un tour in giro per l'Italia.

Con Il Cerchio risuona l'eco di Joan Didion e dell'ineludibile cambiamento delle cose, mentre con la poetica asciutta di Accetto tutto si declina la condizione fatale dell'uomo di assorbire il mondo per non esserne schiacciati. Toccante In Famiglia con il suo essere ritratto icastico di un microcosmo che, anche senza volerlo, ci appartiene in quanto topos di tutte quelle contraddizioni di cui siamo parte. La guerra di domani è un disco denso e stratificato che affascina come qualcosa di sfuggente ma con cui siamo costretti a fare i conti. E la poesia non è mai stata così moderna.

 

Voto: 8/10
Giuseppe Rapisarda

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