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4 Giugno 2020

Johanna Warren Chaotic Good

2020 - Wax Nine Records
[Uscita: 01/05/2020]

Sembra essere il rosso il colore preferito da Johanna Warren per il suo quinto album, "Chaotic Good", visto che tinteggia l'intrigante copertina e la sua edizione colorata in vinile. Un disco che segue la coppia di opere gemelle chiamate "Gemini" divise in due sezioni che la ragazza di Portland aveva dato alle stampe nel triennio 2016-18 e che l'avevano consacrata fra le soliste più interessanti degli ultimi anni ancorché recepita dal solito ristretto pubblico. Un vero peccato, perché la Warren ha tutto per emergere e farsi notare, songwriting d'autore e una voce che cattura già da pochi ascolti. Meriterebbe la stessa considerazione di una Laura Marling visto che mai come in questo disco Johanna sembra allinearsi, anche vocalmente, alla proposta della bionda inglese. "Chaotic Good"  è un disco maturo, puro e incontaminato, magari può far sorridere usare questo termine in giorni come questi ma ci pareva quello più indicato per descrivere queste dieci nuove canzoni. "Ho sempre pensato che la vita assomigli a un gioco di ruolo" spiega la Warren parlando del disco, "c'è una possibilità, una scelta e c'è la possibilità di allinearsi quindi cosa devo fare per inquadrare me stessa?" Il nuovo disco è stato prodotto dalla stessa Johanna che in un primo momento aveva provato a reinventarsi ed a proporre una diversa immagine di sé. Rispetto al passato viene in parte abbandonata l'indole da tipica cantautrice folk per un approccio più corposo e ricco grazie a uno stuolo di polistrumentisti davvero bravi come Chris St.Hilaire, Jim Bertini, Eric Margan, oltre alla pedal steel di David Rothon. Il nuovo corso di Johanna Warren è ben rappresentato da Faking Amnesia, Part Of It, la grintosa Twisted e lo splendido singolo Bed Of Nails dove la voce della nostra è quasi un sussurro. Nel vecchio stile rarefatto del passato ci sono canzoni come l'opener Rose Potion che strizza un occhio alla grande Joni Mitchell, Only The Truth, Hole In The Wall, e la conclusiva Bones Of Abandoned Futures. "Chaotic Good" è una sorta di resurrezione per la Warren, "la mia metamorfosi, la mia rinascita della fenice" come prova a descrivere la stessa musicista. Un'artista che aveva come idoli di gioventù Nick Drake, Elliott Smith e pure Kurt Cobain, tutte anime in pena e scrittori “malati”, recupera lo stesso spirito che è quello che ammanta questo "Chaotic Good”, “la presenza della morte ma anche la rinascita a una nuova vita” dice ancora la Warren. Che non ha più la stessa urgenza creativa e i brucianti desideri dei suoi 20 anni, adesso è matura e in pace con sé stessa. Un disco da considerare.

Voto: 7.5/10
Ricardo Martillos

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