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7 Dicembre 2020 ,

The Left Outsides Are You Sure I Was There?

2020 - Cardinal Fuzz / Feeding Tube Records
[Uscita: 25/10/2020]

Mark Nicholas e Alison Cotton, marito e moglie, vengono da Londra e formano in coppia The Left Outsides, magnifica realtà folk/psichedelica inglese. In un'era che vede estinte le band meritevoli, quanto meno quelle con un pizzico di originalità, l’unica soluzione è rifarsi alle antiche sonorità che i grandi maestri del passato hanno lasciato in eredità. I due inglesi riallacciano i fili del discorso del Folk Revival dei seventies e della psichedelia dei Sixties, ma pure l’ondata revivalista degli eighties, Paisley Underground in primis. Questo splendido “Are You Sure I Was There?” è il loro quinto album, dopo altri lavori sempre molto ispirati, in particolare “The Shape Of Things To Come” (2015) che Distorsioni, fra i pochi in Italia, ha recensito come fosse una mosca bianca cinque anni addietro e da considerare il loro vertice assoluto. Ma col nuovo disco non siamo lontani da quei livelli. Il perfetto intreccio delle voci di Mark e Allison sono il punto di forza del gruppo anche se a distinguere The Left Outsides dalla nutrita cerchia dei revivalisti è il violino della Cotton, una rarità ai tempi nostri. In passato era il tratto distintivo di una band come i californiani It’s A Beautiful Day di David LaFlamme, gruppo che gli inglesi avranno sicuramente ascoltato. E in effetti il suono del gruppo è in gran parte debitore dell’eredità d’oltreoceano più che di quella della terra natia. Ascoltate l’opener The Wind No Longer Stirs The Trees e la traccia che segue, Only Time Will Tell, sembra di (ri)ascoltare quel miracolo di band che erano gli Opal di Kendra Smith e del compianto David Roback. Inizio perfetto. A seguire la spettrale e sospesa Seance, domina la voce di Allison, le atmosfere dettate dal suo violino ci riportano a quelle magiche band del folk revival dei seventies, come i favolosi Trees o gli irlandesi Mellow Candle, tutte cose recentemente riscoperte ma al tempo riservate ai soliti collezionisti dal collo lungo. Il disco continua su toni rilassati e sognanti, altre delizie hanno nome Things Can Never Be The Same Again, i sei minuti di My Reflection One Was Me e A Face In The Crowd, con un perfetto l’intreccio di voci e bella voce narrante sul finale. La deliziosa Pictures Of You conclude il tutto, con impressionanti similitudini con i favolosi Rain Parade. Ripensando alla band losangelina o più in generale a quella magica alchimia di un disco come “Rainy Day”(1984), che vedeva raggruppati tutti i migliori esponenti del Paisley Underground, possiamo affermare che dopo oltre 30 anni abbiamo i degni eredi di quel sound che in pochi hanno saputo afferrare o recuperare, se amate quel tipo di sonorità con The Left Outsides e questo “Are You Sure I Was There” avete per le mani il disco che fa per voi.

Voto: 8/10
Ricardo Martillos

Audio

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