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27 Febbraio 2017 ,

Amy MacDonald UNDER STARS

2017 - Virgin Emi Records
[Uscita: 17/02/2017]

Scozia     #consigliatodadistorsioni

 

Cinque anni di silenzio nella carriera di un artista sono un tempo lunghissimo, a maggior ragione in un'industria discografia liquida come quella contemporanea, in cui il tutto e subito regna sovrano. Ci sono, fortunatamente, delle eccezioni; artisti che si prendono il giusto periodo per uscire con un disco che risponda esattamente alla loro idea. È il caso della cantautrice scozzese Amy MacDonald, uscita lo scorso 17 febbraio con il quarto album in studio, "Under Stars" (Virgin Emi Records), ad un lustro dal precedente "Life in a Beautiful Light". «Sembra che ci sia voluta una vita per arrivare fin qui - scrive AMac nella newsletter riservata ai fans - ma sono molto orgogliosa del mio quarto disco; è esattamente come lo volevo. Mi è costato un grande lavoro, ma è stato tutto frutto dell'amore che ci ho messo». Un amore trasmesso fin dall'inizio dell'album all'ascoltatore, catapultato nel mondo fatato di Amy dalla bellissima Dream On (già hit radiofonica in UK) e in particolare dal travolgente ritornello da sing-along che fa venire voglia di essere sotto il palco a sgolarsi.

 

La formula alchemica vincente di Amy non cambia mai, ed è data dalla sua grande espressività vocale, che permette di distinguere all'interno del disco due colonne portanti. Il fil rouge principale è costituito dalle incalzanti ballatone dai ritmi tipicamente celtici, su cui si inerpicano armonie che strizzano l'occhio al Brit Pop dei suoi amati Oasis. Pezzi come Under Stars, Automatic, Leap of Faith e The Rise & Fall sono il culmine di un processo evolutivo iniziato nel 2008 con un tormentone (This Is The Life) e concluso 9 anni dopo con un album di straordinaria maturità compositiva e interpretativa, con ogni probabilità il migliore dei quattro. E qui arriviamo alla seconda traccia nascosta nei cunicoli di "Under Stars", le sognanti tessiture dei brani unplugged, in cui la voce profondamente scozzese di Amy si mescola ai dolci falsetti che richiamano le atmosfere boschive celtiche, fino all'immancabile crescendo finale.

Down by the Water, Prepare to Fall, From the Ashes e Never too Late sono piccole gemme nella discografia di Amy che racchiudono perfettamente le tante, e complesse, anime di una cantautrice che non pretende di insegnare nulla a nessuno, ma scrive solo per comunicare emozioni (riuscendoci). Non le resta, a questo punto, che portare il disco sul palco e prendersi il meritato abbraccio dei fan durante il tour in Europa (nessuna data in Italia, per ora) e in UK (già quasi interamente sold out). Dopo cinque anni di attesa, se lo sono meritato tutti.

Voto: 8,5/10
Riccardo Resta

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