Labels: Contempo Records Tra beat, lounge e library music
I N T R O
Il lento ritorno della Contempo Records, gloriosa etichetta fiorentina che dalla metà degli anni '80 ai primi '90 era dedita quasi esclusivamente a produzioni di new wave nostrana (non a caso aprì i battenti con "Altrove", EP di debutto dei fiorentini Diaframma), ha conosciuto negli scorsi anni alcune tappe significative. Dopo alcune sporadiche uscite in collaborazione con la Spittle, che hanno ripercorso comunque il repertorio storico della label (dal cofanetto dedicato ai Neon, a quelli dei Pankow e dei Carillion del Dolore), dall'estate del 2014 si è assistito ad un notevole cambio di passo. La Contempo ha infatti ristampato, nel giro di pochi mesi, svariate colonne sonore di film italiani ormai fuori catalogo da tempo appartenenti al catalogo di maestri come Ennio Morricone e Armando Trovajoli, oltre ad alcuni album di formazioni beat nostrane come l'Equipe 84 o i Ribelli.
Si tratta quindi di materiale che - evidentemente - non era uscito in origine per la casa discografica fiorentina, ma di riedizioni di dischi che vedono la Contempo Records collaborare con major come la RCA, per le quali erano usciti al tempo i titoli in questione, che vengono riproposti tutti in vinile pesante 150 grammi, con vesti grafiche il più possibile vicine a quelle originali. Il codice a barre - tanto odiato da molti collezionisti di vinile - è apposto solo sulle eleganti buste in plastica personalizzate nelle quali è impresso il logo dell'etichetta. Logo che ricompare talvolta, ma mai invadente, sulle cover e comunque sulle etichette interne dei vinili. Gli album sono stati tutti rimasterizzati quasi sempre dai master originali, con risultati che evidentemente variano a seconda della bontà delle fonti di origine. Per quanto si parli di edizioni limitate e quindi di numeri contenuti, i risultati di vendita sin qui ottenuti stanno convincendo la Contempo a proseguire nella strada avviata ed una nuova ristampa di titoli a lungo irreperibili è all'orizzonte. Oltre a colonne sonore degli anni '60 e '70, anche alcuni dischi già del catalogo Contempo vedranno nuovamente la luce nei prossimi mesi. Quelle che seguono sono le schede di tutte le ristampe realizzate dalla Contempo al momento della pubblicazione di questo articolo. Buona lettura!
Armando Trovajoli: IERI, OGGI, DOMANI
Contempo Release Date: July 21, 2014; Orig. Release: 1963
L'onore di dare il via a questa serie di uscite, è stato riservato al commento di un classico film del 1963 di Vittorio de Sica con Sofia Loren e Marcello Mastroianni, "Ieri, Oggi, Domani", che vinse anche l'oscar come miglior film straniero. Le musiche furono scritte e dirette da Armando Trovajoli. Il disco originale è piuttosto raro, anche perché il relativo 33 giri era destinato, al tempo, ad un mercato molto ristretto. Come per quasi tutte le altre recenti uscite della Contempo, Ieri, Oggi, Domani non è stato ripubblicato ufficialmente, ad eccezione di una ormai altrettanto rara ristampa risalente al 1980, su etichetta CAM. Questa edizione recupera però per la prima volta l'artwork originale, con copertina apribile. Come per le altre uscite di questa serie, il logo della Contempo è apposto in maniera non invadente e non è presente il tanto detestato codice a barre. L'intento è evidentemente quello di rendere di nuovo disponibili, a prezzi assai contenuti, dei dischi che sul mercato del collezionismo hanno raggiunto cifre piuttosto ragguardevoli, cercando di mantenere, laddove possibile, la grafica delle copertine delle prime edizioni. La label interna è invece del tutto nuova, con il logo dell'etichetta fiorentina in bella evidenza. La resa sonora è eccellente, forse la migliore di questa serie. Il contenuto della colonna sonora è molto vario e spazia dal tipico commento sonoro orchestrale al lounge-jazz, con frequenti interpolazioni con la musica popolare napoletana (ma c'è anche Roma Nun Fa La Stupida Stasera). Tra i tre brani cantati compare anche una performance della stessa Sofia Loren. Ascolta Descansado
Ennio Morricone: QUANDO LE DONNE AVEVANO LA CODA
Contempo Release Date: 8 Settembre 2014 - Original Release: 1970
Nella sterminata discografia di Ennio Morricone questa colonna sonora è una delle più rare sul mercato collezionistico. "Quando le Donne Avevano la Coda" è un film di Pasquale Festa Campanile del 1970 che sebbene fosse basato su un soggetto scritto da Umberto Eco, altro non è che un fiacco tentativo italico di replicare il successo di "Un Milione di Anni Fa (One Million BC)", grande successo del 1966, con una prorompente Rachel Welch quale 'silente' protagonista. Le musiche orchestrali sono anche in questa occasione condotte da Bruno Nicolai e si avvalgono anche dell'intervento dei Cantori Moderni di Alessandro Alessandroni (responsabile dell'inconfondibile 'fischio' di tante colonne sonore morriconiane, oltreché chitarrista). Il Maestro ha curiosamente, trattandosi comunque del commento ad un film di ambientazione preistorica, scelto ritmi e soluzioni che occhieggiano all'easy listening americano. Ascoltando brani dai significativi titoli come Can Can delle 'Filly', Balletto Sulle Uova o Marcetta dei Sette, non si può non pensare ad esempio ad un Burt Bacarach virato in un'atmosfera tra il giocoso ed il grottesco. La ristampa della Contempo riporta sul mercato, anche in questo caso, un titolo assente da tempo o comunque di ardua reperibilità. La quotazione dell'originale può raggiungere infatti anche i 500 euro. In passato la colonna sonora era stata ristampato solo su cd, peraltro con copertine differenti da quella originale, una prima volta nel 2007 (per il mercato giapponese dalla Seven Seas) e poi nel 2014 dalla Digit Movies, ma in edizione assai limitata e di fatto introvabile.
Ascolta Quando Le Donne Avevano La Coda (Main Title)
I Ribelli: I RIBELLI
Contempo Release Date: 12 Settembre 2014 - Orig. Release: 1968
Nati come gruppo di accompagnamento di Adriano Celentano, i milanesi Ribelli sono noti soprattutto per essere stata la prima band di Demetrio Stratos, che poi guiderà gli Area. In realtà quando Stratos ne diventa la voce solista, i Ribelli hanno già alcuni anni di apprendistato alle spalle. E' però con il cantante di origine greca che i Ribelli ottengono il loro più grande successo: Pugni Chiusi, rimasto un classico del beat e della musica italiana tutta, reinterpretato periodicamente da svariati artisti. Sulla scia di quell'hit la Ricordi pubblica nel 1968, con la produzione di Ricky Gianco, il primo ed unico 33 giri della band. Anche in questo caso la stampa originale è piuttosto rara, anche se non è impossibile trovare ancora qualche copia usata della ristampa economica che la Orizzonte pubblicò anni dopo per sfruttare la popolarità degli Area. L'album include, oltre a Pugni Chiusi, alcune cover assortite, tra le quali spicca Chi Mi Aiuterà, versione in italiano di You keep Me Hangin' On delle americane Supremes di Diana Ross, con un arrangiamento 'psichedelico' non lontano da quello che negli stessi mesi le riservarono i Vanilla Fudge, dal ritmo assai rallentato rispetto all'originale, un organo acido in evidenza e la voce di Stratos che fa il resto. In questo peraltro i Ribelli non furono i soli: anche la versione del brano registrata dai coevi newyorkesi Tea Company tradisce una palese derivazione da quella dei Vanilla Fudge. La tracklist pesca anche dalla premiata ditta Mogol/Battisti (Nel Sole, Nel Vento, Nel Sorriso, Nel Pianto) e brani soul, scelti per esaltare la voce di Stratos, come Get Ready dei Temptations e Tell Mama di Etta James. Meno comprensibile, in questo senso, la scelta di affidare al gruppo anche il bubblegum di Yummy Yummy degli Ohio Express, ma dobbiamo considerare che ancora nel 1968 i discografici italiani davano scarso rilievo ai 33 giri, visti solo come l'occasione per riunire alcuni brani già usciti su 45 giri. Al tempo poi la SIAE garantiva dei diritti agli autori del testo in italiano del brano straniero 'coverizzato', anche in relazione alle vendite della versione originale. La scelta di completare le scalette dei 33 giri delle cover di varia provenienza, era quindi tutt’altro che casuale. Ascolta Pugni Chiusi
Equipe 84: EQUIPE 84
Contempo Release Date: 12 Settembre 2014 - Orig. Release: 1965
L'esigua serie di uscite rivolte - per adesso - a piccoli classici del beat italiano, vede come prima pubblicazione l'album di debutto dell'Equipe 84. E' il 1965 quando la piccola etichetta Vedette decide di puntare sulla band modenese, facendogli incidere un 33 giri quando ancora è relativamente poco conosciuta. Prima dell'album omonimo erano infatti usciti solo alcuni 45 giri e il successo per l'Equipe 84 è ancora un miraggio. E' normale quindi che nel corso degli anni questa prima opera sia diventata sempre più rara e assai collezionata. Il gruppo capitanato da Maurizio Vandelli appare francamente ancora un po' incerto in questi solchi, complice anche l'inevitabile ritardo con il quale in Italia i modelli provenienti dall'Inghilterra e dagli Stati Uniti venivano assimilati e replicati. La scaletta, composta quasi essenzialmente da cover, pesca comunque nel repertorio di formazioni che al tempo erano evidentemente già un punto di riferimento per l'Equipe 84. Si passa così dai Rolling Stones, con la riproposizione, con il titolo italiano La Fine del Libro, di Time Is On My Side (già hit per Irma Thomas) e di Tell Me (Quel Che Ti Ho Dato) ai Kinks (l'allora recentissima Tired Of Waiting For You, riletta come Sei Felice) e ai Beach Boys (la simpatica resa di Don't Worry Baby, tradotta in Sei Già di un Altro). Altre sono invece riproposizioni di brani le cui versioni originali risalivano già a qualche anno prima, come Papa-Oom-Maw-Maw dei Rivingston, trasformata in Papà e Mammà (anche su singolo) e Farmer John di Don & Dewey, che qui diventa Cominciamo a Suonare le Chitarre. Il disco, qui riproposto nella stampa apribile 'gatefold', era stato riedito solo in un limitato picture nel '95 e dalla On Sale Music, solo su cd, cinque anni dopo.
Ascolta Sei Già Di Un Altro
Equipe 84: IO HO IN MENTE TE
Contempo Release Date: 21 Ottobre 2014 - Orig. Release: 1966
A distanza di poche settimane dalla ristampa del primo album della band, la Contempo dà alle stampe il secondo e ben più noto album dell'Equipe 84. Passata nel frattempo alla Ricordi, nel 1966 la band fa uscire il singolo Io Ho In Mente Te, rifacimento di You Where On My Mind (famosa anche nella versione di Barry McGuire, ma cantata per primi dagli americani We Five), raggiungendo un clamoroso successo che inizierà a scemare solo con l'inizio del nuovo decennio. Sulla scia di Io ho In Mente Te viene pubblicato anche l'omonimo 33 giri, che mostra un deciso passo avanti rispetto al debutto. A fianco delle immancabili cover di successi stranieri (stavolta tocca, tra gli altri, a Bang Bang di Sonny & Cher, altro successo dell'Equipe su 45 giri ed ai Mamas and Papas), cominciano a farsi spazio le prime canzoni scritte da Maurizio Vandelli come Tu Pretendi o Floating. Il disco si conclude con una delle prime canzoni scritta da un giovane autore che al tempo era solo un amico dei componenti del gruppo: Auschwitz di Francesco Guccini. Pur non trattandosi certo di un capolavoro, questo disco presenta arrangiamenti piuttosto curati per l'epoca (non è azzardato definirlo baroque pop) che conferiscono un'unitarietà di fondo all'intero album. La scarsa attenzione delle case discografiche italiane, che da sempre hanno preferito sfruttare i propri cataloghi con numerose raccolte di successi, piuttosto che con ristampe filologiche degli album originali, ha portato a trascurare la riedizione di molti album storici come questo. Prima della ristampa della Contempo, si ricorda solo una scialba riproposizione, solo su cd, della BMG, risalente al 2001. Ascolta Ho In Mente Te
Ennio Morricone: LA RESA DEI CONTI
Contempo Release Date: 14 Novembre 2014 - Orig. Release: 1966
Conosciuto all'estero come "The Big Gundown", "La Resa dei Conti" è uno spaghetti western - o meglio un 'tortilla western', come qualcuno chiama le pellicole di questo genere che come questa sono ambientate in Messico - diretto nel 1966 da Sergio Sollima, con Lee Van Cleef e Tomas Milian. Ennio Morricone si dedica a questa colonna sonora dopo l'universale successo raggiunto con le soundtrack dei classici di Sergio Leone. A differenza quindi degli altri due titoli dell'autore di questo articolo, questo "La Resa dei Conti" si colloca nell'ambito di quello che anche l'ascoltatore casuale individua come il Morricone più tipico, più classico. E tra le sue opere di area western, è senz'altro una delle migliori e più varie, che non sfigura, accanto a soundtrack più note come "Il Buono Il Brutto Il Cattivo" o "C'Era Una Volta Il West". Per commentare le frequenti scene di inseguimento tra i due protagonisti, il compositore romano si affida talvolta a soluzioni orchestrali, con gli archi che fungono da contrappunto alla tensione delle scene, mentre alte volte ricorre a temi guidati dall'organo, dalla chitarra classica, o dalle percussioni. Il tema principale, con il titolo di Run Man Run è cantato dalla voce femminile di Christy, ma nel disco compaiono anche gli interventi vocali, cui Morricone a quel tempo ricorreva con frequenza, dell'ormai leggendaria Edda Dell'Orso. L'orchestra ed il coro sono diretti, anche in questo caso, da Bruno Nicolai. E' la prima volta che questa colonna sonora viene ristampata su vinile, riproponendo, a differenza delle riedizioni uscite negli scorsi anni su cd, la copertina della stampa originale su etichetta Parade. All'interno della confezione troviamo, oltre all'LP contenente le 14 tracce originali, un secondo disco con ben 11 inediti, che offrono ulteriori variazioni a temi cardine della colonna sonora, come la stessa title-track o Primo Deserto. Ascolta The Big Gundown
Angelo Francesco Lavagnino: KALI-YUG LA DEA DELLA VENDETTA
Contempo Release Date: 14 Dicembre 2014 - Orig. Release: 1963
Commento sonoro di un film di avventura ambientato in India a fine '800, per la regia di Mario Camerini, "Kaly-Yug La Dea Della Vendetta" porta la firma di un compositore italiano, il cui lavoro non è stato sinora oggetto di rivalutazione. Angelo Francesco Lavagnino ha scritto in realtà moltissime colonne sonore, firmando già nel 1950 la soundtrack de "L'Otello" di Orson Wells, che rimane comunque la sua opera più prestigiosa (insieme a quella de "Il Gobbo di Notre Dame"). Negli anni a seguire Lavagnino presta però i propri servigi per produzioni cinematografiche di modesto livello, specializzandosi nel ricreare le atmosfere musicali di paesi 'esotici', spesso partendo da registrazioni fatte sul campo e riarrangiandole per orchestra. Non sfugge a questa regola neppure il disco in questione, pubblicato dalla CAM nel 1964 e riedito sino ad ora una sola volta (al solito, solo su cd e con copertina diversa). Il musicista appartiene ad una generazione con una formazione classica alle spalle, per cui qui siamo ancora distanti dal beat, dalle atmosfere psichedeliche o jazz-funk che iniziano piacevolmente a contaminare le colonne sonore nostrane a partire dalla seconda metà degli anni '60. E' però tra i solchi di vecchi dischi come questi che ha iniziato ad avere un senso il termine 'exotica', poi usato talvolta anche a sproposito per connotare serie di compilation come Buddha Bar o Hotel Costes. Ascolta Agguato
Ennio Morricone: L'ISTRUTTORIA E' CHIUSA: DIMENTICHI
Contempo Relase Date: 16 Dicembre 2014, Orig. Release: 1971
Colonna sonora di un cupo ed interessante film carcerario del 1971 di Damiano Damiani con protagonista Franco Nero, "L'Istruttoria E' Chiusa: Dimentichi" è un titolo 'quasi' del tutto inedito. A causa di presumibili peripezie produttive, al tempo il disco contenente la colonna sonora del film non venne infatti neppure pubblicato ed anche durante la visione del film è piuttosto difficile individuare la musica del Maestro Morricone, essendo quasi assente. Lo stile di questa soundtrack è vicino alle sperimentazioni che il Maestro conduceva in quel periodo insieme al Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza. Si tratta pertanto di un ascolto tutt'altro che facile ed indirizzato, oltre che ai collezionisti di colonne sonore, a chi di Morricone apprezza le sue sortite nell'avanguardia e nel free jazz. L'Istruttoria E' Chiusa Dimentichi è già uscito in anni relativamente recenti, ma in edizioni piuttosto limitate e di scarsa se non scarsissima reperibilità. Ha visto la luce una prima volta, ma solo su cd, nel 1998 (per la sotto-etichetta della GDM Screen Trax, specializzata in soundtrack italiane d'annata), accoppiato alla colonna sonora de "Il Serpente". Poi ancora, sempre su cd, nel 2014. Al 2004 invece, risale l'unica stampa esistente su vinile, sino ad oggi, ad opera di un'altra etichetta italiana, la Dagored, ma con copertina di fantasia. Non esistendo di fatto una cover che possa dirsi 'originale', la Contempo ha giustamente pensato di inserire il vinile in una busta in plastica rigida (con tanto di logo della label), corredato della riproposizione del poster originale del film, adattandolo alle dimensioni di un 33 giri 'gatefold'. In occasione del recentissimo Record Store Day la Contempo ha fatto circolare alcune limitatissime copie di questo disco in vinile colorato. Ascolta Disordini
Luis Enriquez & His Electronic Men: ELECTRONIA
Contempo Release Date: 16 Aprile 2015 - Orig. Release: 1965
Luis Enriquez Bacalov. E' forse citando il nome per intero del suo autore che "Electronia" potrà incuriosire maggiormente, al di là di un titolo e di una copertina, in parte fuorvianti rispetto al contenuto, che possono rimandare a sonorità 'retro-futuristiche' tipo "Il Pianeta Perduto" o "Doctor Who". Siamo nel 1965 e il musicista argentino è alle prime prove discografiche e non è ancora diventato il famosissimo autore di colonne sonore che diverrà negli anni a seguire, firmando pagine memorabili come, giusto per citare qualche titolo, "La Città delle Donne", "A Ciascuno il Suo", "Il Postino". Gli amanti del genere poliziottesco e del progressive-rock italiano ricorderanno poi, come vetta della produzione di Bacalov, anche la soundtrack di "Milano Calibro 9", eseguita dagli Osanna. L'elettronica cui rimanda il titolo del disco, come spiegano le note d'epoca riportate sul retro della copertina, in doppia lingua (italiano e inglese), riguarda la strumentazione di registrazione delle tracce musicali, più che l'impiego di strumenti musicali elettronici. Il giovane Bacalov si alterna così al piano elettrico, all'organo e al clavicembalo, oltre alle onde Martenot, primordiale strumento effettivamente elettronico. Ne esce un pastiche piacevolissimo, dove a brani usciti dalla penna del titolare, come la significativa, fin dal titolo, Fender With Anger, si alternano degli instant-classics come Walk Don't Run '64 dei Ventures o Tequila, divenuta famosa grazie ai Champs. Gli Electronic Men che affiancano Luis Enriquez sono in realtà musicisti italiani molto attivi nelle sale di registrazione romane del tempo e che ritroviamo in altri contesti musicali. Su tutti spiccano le chitarre elettriche di Enrico Ciacci (fratello di Little Tony ed uno dei primi e più stimati solisti dello strumento, in Italia) e del 'morriconiano' Alessandro Alessandroni. Electronia è un disco rarissimo nella sua edizione originale, uscito al tempo solo in Italia e Cile, e che sino ad oggi non era mai stato ristampato.
Armando Trovajoli e la sua Orchestra: BEAT GENERATION
Contempo Release Date: 16 Aprile 2015 - Orig. Release: 1960
La beat generation del titolo è evidentemente un omaggio agli scrittori americani del tempo e questo disco, a scanso di equivoci, parla inequivocabilmente la lingua del jazz e non del 'beat'. Non si tratta di una colonna sonora in senso stretto. Il clima di quest'opera, risalente addirittura al 1960, è però molto 'cinematico', rimandando in maniera esplicita alle atmosfere 'cool-jazz' dei noir americani degli anni '50 e dei primi '60. Sorta grazie alla passione del musicista romano per il jazz d'oltre oceano ed alle sessions che hanno visto i vari musicisti qui coinvolti collaborare per le trasmissioni radiofoniche della RAI, l'Orchestra in questione vede a fianco di Trovajoli (al piano) la crema del jazz nostrano e della musica italiana tutta. Tra le trombe impossibile non notare infatti il nome di Ninì Rosso, famoso soprattutto per la celeberrima Ballata della Tromba. Da segnalare anche la presenza del Maestro Berto Pisano, qui al contrabbasso, negli anni a seguire autore in proprio di svariate colonne sonore di successo, tra le quale ci piace ricordare quella dello sceneggiato televisivo RAI "Ho Incontrato Un'Ombra". Agli appassionati del jazz di casa nostra non sfuggirà la partecipazione di personaggi come Oscal Valdambrini (tromba) e Gianni Basso (sax), già in gruppo assieme, o Gino Marinacci (flauto). Dietro i tamburi siede l'americano Jimmy Pratt, in quegli anni collaboratore di Buden Powell. Il repertorio si concentra sulla reinterpretazione di temi classici, riarrangiati dai 'tre Bill' (come vengono chiamati nel booklet del disco): Smith, Holman e Russo. Uno solo dei brani in scaletta porta la firma di Trovajoli. Anche in questo caso il disco originale è molto raro, con quotazioni nell'ordine dei 3-400 euro e questa ristampa della Contempo, la prima in assoluto, ne riprende fedelmente sia la grafica che la confezione dell'originale su RCA Italiana: un lussuoso 'gatefold' con libretto di 8 pagine, ricco di foto delle sessions e dettagli, in italiano ed in inglese, su ognuno dei brani.
N.B.: Solo le due ultime uscite della Contempo Records, Luis Enriquez & His Electronic Men: “ELECTRONIA” e Armando Trovajoli e la sua Orchestra: “BEAT GENERATION” al momento sono state pubblicate anche su CD.
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