FULk∆NELLI Harmonikes Mundi
#consigliatodadistorsioni
Paolo Mongardi e Cristian Naldi sono due autentici virtuosi dei loro rispettivi strumenti. Gli assalti invasati alle pelli del primo, con ZEUS! e Fuzz Orchestra, il blues elettrificato e distorto delle corde del secondo (Ronin). Come Fulk∆nelli mettono in piedi un progetto interessante di psichedelia oscura. Il disco si compone di due suite contorte, caratterizzate da sonorità pesanti, truculente e melmose. La cinematica è ossessiva e ridondante, vorticosa e ansiogena. Insomma una visione di mondo armonico decisamente soggettiva. Il lavoro si ispira alla cosmografia di Johannes von Kepler e pertanto ne abbraccia la filosofia impregnata di misticismo e di esoterismo. Ne abbraccia la prospettiva bizzarra e visionaria. Il movimento corrisponde alla parte animale dell’anima. Pertanto è impeto, istinto, arditezza, estro.
Nella terza legge astronomica formulata nel testo Harmonices Mundi, Keplero mette in relazione il cosmo alla musica e al moto dell’anima, pertanto la geometria che regge l’universo è irregolare e imprevedibile, carica di rimandi al metafisico e al trascendente, al mistero stesso dell’esistenza. I suoni si protendono in un riverbero metallico e straniante, traducono l’insondabile, la deriva gravitazionale. Le traiettorie sono spigolose e stridenti, senza fluidità. Trattenute, sospese, contorte e poi liberate in arditezze spastiche e aritmie debordanti. Tutto si stratifica e si comprime in una densità pachidermica e opprimente. Nel secondo lato i due strumenti avanzano serrati all’unisono in una specie di rituale marziale, lacerati da feedback e voci fuori campo. Rantoli deformi e contorsionismi sempre più rigidi e forzati fino a una deflagrazione catartica e scintillante. La formula alchemica è sempre più ermetica e inintelligibile ma sempre affascinante è lo scenografico allestimento del cerimoniale che ci induce a intravederne i segreti. Supporta la simbologia allegorica anche la grafica di copertina curata dal maestro per eccellenza dell’incanto talassemico: Re delle Aringhe.
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