Clustersun SURFACING TO BREATHE
"Surfacing To Breathe", il secondo album della compagine catanese Clustersun, dopo il discreto successo del precedente “Out Of Your Ego” (2014), propone uno shoegaze che flirta con la new wave anni ’80, creando un sound suggestivo, arricchito da una profondità che si sposa ai testi, spesso visionari, e percorso da fremiti psichedelici che fanno capolino nei momenti opportuni (il brano che intitola il lavoro).
Il quartetto composto da Piergiorgio Campione (tastiere e cori), Marco Chisari (voce e basso), Andrea Conti (batteria) e Mario Lo Faro (chitarre) pubblica un disco notevole, ben composto, suonato e prodotto dalla band e Alessandro Pindinelli, un lavoro di respiro internazionale che si snoda nell’arco di 8 brani, a partire dall’introduttiva Raw Nerve, scelta anche quale singolo. Tutto l'album è degno di nota, anche quando i riferimenti a Slowdive, Ride, My Bloody Valentine o Jesus And Mary Chain si palesano maggiormente, benché non venga mai meno la personalità. Bella anche la veste iconografica. Consigliato.
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