Andymusic HEAVYDANCE
«Una materia sonora deforme può essere accettata solamente da colui il quale porta con sé un handicap», basterebbero già queste poche parole riportate all’interno del booklet che accompagna il disco d’esordio dei romani Andymusic a far capire la strada della tortuosità sonora che i ragazzi hanno deciso di intraprendere a cavallo tra sperimentazioni jazz, math-rock ed elettronica fatte di complesse trame armoniche, controtempi ritmici e soluzioni sonore spesso sorprendenti. Undici brani per un totale di circa cinquantatre minuti di divagazioni sonore tra cui anche un omaggio a Thelonious Monk in una versione dal profilo davvero funambolico di Evidence, con il quale risulta evidente il gioco di parole ed al tempo stesso riferimento e omaggio al titolo del disco. Un disco che chiaramente ha all’interno la connotazione jazz come colore primario, ma riesce a scavalcare i generi e risultare centrato ad un ascoltatore attento e capace di cogliere i vari riferimenti di genere contenuti all’interno del percorso del disco.
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