Gli Altri/Uragano GLI ALTRI/URAGANO SPLIT
Non è dall’altro giorno che l’hardcore si è trasformato in screamo, non è dall’altro giorno che ha inglobato l’ingrediente post-rock. Nonostante ciò la ricetta sembra funzionare. Quando un genere si canonizza diventa un classico, vuol dire che la sua combinazione è vincente. Lo split “Gli Altri/Uragano” è una testimonianza che nel territorio ligure la creatura è viva e vegeta, così come in altre enclave in giro per il paese. Gli Altri si inseriscono nella tradizione che va dal nu-metal allo screamo (i primi Linea 77, Fine Before You Came), con inserti di sicura derivazione no-wave, anche se non è dato sapere da quale strada siano arrivati. Gli Uragano sono più gotici, con incipit à la Bauhaus, ed ancora alla Sonic Youth, anche se le terre in cui andiamo a naufragare sono quelle del metal-punk, con una voce strozzata e al limite del collasso. L’artwork ci propone barchette di carta in mezzo al mare. Le liriche di entrambi, spogliate di predicati verbali e consegnate quasi totalmente alla descrizione tramite l’uso di sostantivi e aggettivi, ci rimandano appunto questa sensazione di impotenza e ineluttabilità. I due gruppi, nonostante la “rabbia” suggerita dal cantato urlato, si limitano a prendere atto del declino della società occidentale, con timidi accenni di reazione. A conti fatti l’ancora di salvezza è sempre il vecchio No Future.
Commenti →