Giulio Bianco DI ZAMPOGNE, PARTENZE E POESIA
Un suggestivo itinerario sonoro sospeso tra tradizione e tecnologia, passato e presente. Da un lato uno degli strumenti popolari per eccellenza, dall'altro artefatti loop di natura elettronica. È la rurale voce della transumanza, la zampogna, il fulcro narrativo dell'album d'esordio di Giulio Bianco "Di Zampogne, Partenze e Poesia". Studioso di repertorio folk e strumenti a fiato -in particolar modo di aerofoni come armonica a bocca e flauti dolci- l'eclettico polistrumentista salentino compone ed arrangia sei tracce esibendo un'invidiabile abilità esecutiva nonché una rimarchevole conoscenza in materia di tarantella e pizzica. Valzer dei giocattoli dimenticati, Trainieri (con i cantori Aloisi e Bandello) e Tarantella di San Filippo -ispirata ad un classico siciliano- sono persuasivi esempi di questa originale commistione tra meticolosa ricerca delle radici e audace sperimentazione musicale, in una sorta di trasporto folktronico. Prodotta dal Canzoniere Grecanico Salentino con il sostegno di Puglia Sounds Record 2018 l'opera prima di Bianco risulta essere meritevole di molto più di una semplice attenzione; una viandante cartolina con gli ardenti colori della terra di Puglia.
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