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19 Giugno 2013 , ,

The Dream Syndicate 29 Maggio 2013, Bloom, Mezzago (Mi)


dreamFar felici noi rockettari di vecchia data non è poi cosi difficile. Nel caso specifico basta leggere le tre parole magiche scritte in alto a sinistra dell’ennesimo biglietto giallo marchiato Ticketone: The Dream Syndicate. Una delle nostre band più amate e una sigla che da sola manda sold-out il Bloom e vale un viaggio dentro a un diluvio, e poco importa se sul palco non salirà la formazione originale ma una sua, peraltro ottima, alternativa. Sempre un gran signore Steve Wynn, che al suo ingresso al locale saluta e augura una buona serata a quanti erano in attesa di entrare e non mancherà di fermarsi col pubblico per due chiacchere, una stretta di mano, una foto e un autografo, alla fine del concerto.  Dopo un ottimo set acustico dei nostrani Cheap Wine l’atmosfera si fa carica di attesa ed elettricità e alle 22:40, accolto da quello che sarà solo il primo di una lunga serie di boati dell’ affezionatissimo pubblico, il  quartetto prende posto sul palco. Mark Walton al basso, Dennis Duck alla batteria e Jason Victor alla chitarra solista sono i musicisti scelti da Wynn per rappresentare il suono Dream Syndicate versione 2013. Per due ore saranno emozioni, brividi e ricordi, tanti ricordi. Giusto il tempo di indovinare gli accordi iniziali di See That My Grave Is Kept Clean e in un attimo ci si ritrova ad avere trent’anni in meno.

 

dreamCe li si ricordava esattamente in questo modo i losangeleni, ritmica serrata, chitarre furenti e tanta voglia di suonare e divertirsi; ritrovarli dopo tanto tempo con immutate caratteristiche e credibilità esalta ulteriormente i presenti. In due ore spaccate di concerto viene presentata una scaletta che non presta il fianco a critiche (oddio, a dirla tutta Still Holding On to You sarebbe stata presenza molto gradita) e le versioni proposte sono state tutte su livelli di eccellenza, con vette notevoli toccate da classici come BurnBullet With My Name on It, The Medicine Show, l’acclamatissima Boston e la The Days of Wine And Roses che chiude il set principale. Dopo un attimo la band rientra e piazza una versione superba della bellissima When You Smile,  seguita dal brano più atteso della serata, ovvero John Coltrane Stereo Blues dove in mezzo alle strepitose improvvisazioni delle chitarre trova posto Break On Through da leggersi come sentito omaggio a Ray Manzarek, il grande tastierista scomparso poco tempo fa. Una versione scintillante che manda in visibilio il pubblico. Ovazioni. C’è ancora spazio per un ulteriore bis, composto da una Merrittville richiesta a gran voce e da Let It Rain. Che diluvi pure, i giorni del vino e delle rose sono tornati e se le rose non potevano che appassire, il vino è invecchiato davvero bene.

 

 

       
       dream2Tracklist

       See That My Grave Is Kept Clean  

       (Blind    Lemon Jefferson cover)

       Daddy's Girll

       Forest for the Trees 

       Burn 

      Tell Me When It's Over 

      Definitely Clean 

      That's What You Always Say 

      50 in a 25 Zone

      Now I Ride Alone 

      The Side I'll Never Show dream

      Bullet With My Name on It 

      The Medicine Show 

      Halloween 

      Boston 

     The Days of Wine and Roses 

      Encore

      When You Smile 

      John Coltrane Stereo Blues 

      Encore 2

     Merritville 

     Let It Rain 

Roberto Remondino
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