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26 Dicembre 2018 ,

Dire Straits Legacy 29 Novembre 2018, Bari, Teatro Team


dire-straits-legacy-sitoTappa barese per i Dire Straits Legacy, super gruppo nato sulle ceneri della leggenda del blues-rock degli anni ’80, i Dire Straits. Il 29 novembre scorso la band capitanata dai membri dei Dire Straits “original”, Alan Clark (tastiere) e Phil Palmer (chitarra) si è esibita al Teatro Team di Bari nell’ambito dell’European Tour 2018 che ha toccato altre importanti città della Penisola, dalla Lombardia alla Sicilia. Due ore e mezza di grande spettacolo nel teatro-tenda barese, prossimo al sold-out per un evento molto atteso che ha richiamato fan dei DS da tutto il sud Italia peninsulare, replicando il grande successo di pubblico che la band fece registrare nel capoluogo pugliese in occasione della precedente visita, nel 2014. Pur senza il geniale chitarrista scozzese Mark Knopfler, fondatore dei Dire Straits che dal 1996 è dedito a un altrettanto prolifica carriera solista, il gruppo regala con una line-up di lusso emozioni a un pubblico educato ma partecipe. L’assenza di un virtuoso delle sei corde come Knopfler si sente ma fino a un certo punto; la band è brava a reinterpretare il repertorio vastissimo dei Dire Straits, ricalcando lo stile del musicista scozzese senza però scadere nel pallido tributo, grazie anche al gusto del bravo frontman, l’italiano Marco Caviglia.

 

L’inizio dello spettacolo, poco dopo le 21:00, è “ingannevole”: si parte infatti con le atmosfere acustiche di Private Investigations (1982) che creano un bel tappeto su cui, fin dai brani successivi, si dipana l’energia blues-rock attesa dal pubblico. Particolare apprezzamento giunge sul palco dalla sala per la famosissima Walk of Life (1985), impreziosita dalla leggiadria con cui si muovono le dita di Phil Palmer nel ruolo di chitarra solista, e per la successiva Setting Me Up (1978), dove a fare la parte del leone sono gli interventi di sax tenore e sax soprano del veterano Mel CollinsLa dinamica dello show resta su in avvio, sostenuta dalla staffetta fra le chitarre soliste di Palmer e Caviglia, che si esalta con precisi assoli su Down to the Waterline (1978) Tunnel of Love (1980), due fra i pezzi più apprezzati del repertorio dei Dire Straits, accolti dal tripudio del pubblico.

 

musica-i-dire-straits-legacy-in-concerto-a-bari-unica-tappa-in-puglia--1542626622-grandeUna scaletta studiata con intelligenza: l’atmosfera torna a farsi soffusa con le dinamiche acustiche e profondamente romantiche di Romeo & Juliet (1980), fra i momenti più apprezzati dalla platea grazie al duetto fra la chitarra di Palmer e il sax tenore, prima della vera e propria esplosione con Sultans Of Swing, il primo singolo pubblicato dai Dire Straits, nel 1978. Palmer e Caviglia si dividono gli assoli, fino ad arrivare all’arcinoto arpeggio dell’accordo minore, che lancia il mood “sambato” di Your Latest Trick, brano del 1985. C’è spazio anche per un paio di cover estratte dal repertorio di altri giganti della storia del rock: per la cover degli Yes Owner of a Lonely Heart Caviglia lascia il microfono al bassista Trevor Horn, personaggio particolarmente apprezzato negli ambienti del pop-rock in qualità di produttore di innumerevoli brani di successo (Video Killed the Radio Star dei Buggles fra gli altri). D’obbligo l’omaggio al grande Tom Petty, scomparso nel 2017, dettata dalla presenza alla batteria di Steve Ferrone, storico membro degli Heartbreakers: il brano che scelgono i DSL è Learning to Fly, proposto con una cover molto ben riuscita.

 

Cover_discoSi arriva così a “3 Chord Trick”, il primo disco d’inediti pubblicato dalla band con il nome di Legacy nel 2017: la title-track mette in risalto il virtuosismo di Phil Palmer (nella foto giù a sinistra) anche con la chitarra acustica, le avvolgenti tastiere di Alan Clark, leader silenzioso dei Lagacy, e la grande personalità di Caviglia, che sa vestire i panni di Mark Knopfler senza però risultare ossequioso e posticcio. Ci si avvia così verso la fine della prima parte di spettacolo, con l’energia di The Bug (1991) e il ritorno alla calma con On Every Street, title track dell'ultimo album e dell'ultimo tour dei Dire Straits prima che Mark Knopfler intraprendesse la strada solista. Il sax soprano si prende la scena e strappa applausi, sostenuto come su un piedistallo dalle armonie di piano e tastiera, con gli interventi della chitarra solista a riempire il sound senza mai creare sgradevoli impasti. La prima parte dello show si conclude con i su e giù di Telegraph Road (1982).

 

Il pubblico però non è pago, e richiama sul palco una band che ha ancora qualche ottima cartuccia da sparare. L’esecuzione di Brothers in Arms (1985) fa saltare tutti i rigidi schemi da teatro per scatenare il mood del vero concerto rock: il pubblico, estremamente eterogeneo e trasversale dal punto di vista generazionale, si riversa ai piedi del palco, cellulari alla mano per immortalare il momento. Pubblico in letterale delirio per la palmer02-15946-pietrorizzato-Dire-Straits-Legacy-Live-a-Padovaceleberrima Money for Nothing (1985); la platea era stata già abbondantemente caricata dallo scambio di soli fra la batteria e le percussioni, a dettare il tempo dei battimani. Bellissimo il sing-along del pubblico per So Far Away (1985), attesissima insieme al suo momento corale che coinvolge tutto il teatro, dalla prima fila all’ultima. Chiude la serata la bellissima ballata blues-rock Portobello Belle, con cui la band lascia il palco poco dopo le 23:30. Un’ennesima dimostrazione di come i Dire Straits Legacy siano tutt’altro che la solita band-tributo intrisa di nostalgico revivalismo, quanto piuttosto un ensemble che sa far rivivere con gusto e abilità tecnica un repertorio scolpito nella storia del grande classic rock. 

 

Riccardo Resta

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