Tommaso Tregnaghi - Stefano Giannotti Dialoghi – L’Opera Di Stefano Giannotti
Ci siamo occupati più volte su queste stesse pagine del poliedrico artista Stefano Giannotti, musicista, compositore, polistrumentista, performer, video-maker, radio-artist e leader degli Oteme (Osservatorio delle TErre eMErse) uno degli ensemble musicali più interessanti e originali del territorio italico i cui CD abbiamo più volte recensito. Una nuova occasione per incontrare il funambolico artista lucchese è questa volta un libro interamente dedicato a lui. Trattasi infatti, come recita il titolo “Dialoghi – L’Opera Di Stefano Giannotti”, di una lunga conversazione tra l’artista e l’autore Tommaso Tregnaghi artista anch’egli, designer, docente di arte e comunicazione e artefice delle bellissime grafiche del dischi degli Oteme. Nati fin dal 2011, come tesi di laurea di Tregnaghi, questi dialoghi si sono protratti nel tempo fino a giungere all’oggi in un volume di 370 pagine che scorrono via piacevoli e veloci dato l’interesse suscitato dalle risposte di Giannotti alle domande sempre ficcanti e incisive dell’autore. Scopriamo così un Giannotti bambino impegnato con i primi rudimenti e passioni musicali per poi capitolo dopo capitolo evidenziarne l’evoluzione artistica dal nome de plume dell’alter ego Leonard Hammers ai recentissimi Instant Scapes minivideo di 30 secondi l’uno reperibili su Youtube e sui social, passando per le innumerevoli proiezioni artistiche Giannottiane quali le performance, le opere radiofoniche, la didattica (Giannotti è anche insegnante di chitarra) la canzone d’autore e ovviamente gli Oteme con approfondimenti basilari sui quattro album (bellissimi per chi scrive) finora pubblicati. Diverse fotografie in bianco e nero si susseguono lungo le pagine scandendo momenti salienti dell’arte di Giannotti e a mo’ di appendice (ma molto di più di un’appendice) le traduzioni in italiano di un paio di radiodrammi, le strumentazioni utilizzate nelle molteplici composizioni, le influenze artistiche (nel cinema, nella musica, nella pittura, nella letteratura e nelle arti in generale) che hanno formato l’eclettico musicista arricchiscono il volume così come l’arricchisce l’interessante, particolare e creativa prefazione (la biografia di Giannotti si alterna a una sorta di fiaba fantasy con un preciso intento) del musicologo di fama Renzo Cresti. In conclusione, un volume che possiede le prerogative principali che deve avere un libro, quello di interessare e di non annoiare minimamente. Unico appunto, per non far sembrare il libro troppo perfetto, è il piccolo refuso di quel paio di C in più nel nome dei Dik Dik, il complesso beat italiano, trasformando così una piccola antilope africana in un doppio organo sessuale maschile.
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