Animal Collective TRANSVERSE TEMPORAL GYRUS
[Uscita: 26/04/2012]
Tra i gruppi nati nel nuovo millennio gli Animal Collective, collettivo di Brooklyn che ruota intorno a Panda Bear (Noah Lennox), Avey Tare (David Portner) e The Geologist (Brian Weitz), sono tra i più presenti nelle playlist di fine anno e decennio, grazie a dischi come “Feels” (2005) o “Merriweather post pavillion” (2009), gioiosa mistura di pop e psichedelia con increspature elettroniche, in cui si dimostrano degni eredi dei Flaming Lips. Nel frattempo Panda Bear e Avey Tare hanno anche iniziato una proficua carriera solista, in cui evidenziano l'anima pop e ballabile del gruppo (The Geologist per ora tace). Dopo un inizio di carriera molto prolifico e un periodo di pausa arriva questo nuovo ”Transverse temporal gyrus” (riferimento a un'area del cervello). Com'è? Una presa per il culo. Abbiamo già detto delle increspature elettroniche tipiche dei dischi precedenti. Bene, in questo disco ci sono solo quelle. Due lunghi brani, dai dodici ai quattordici minuti, di borborigmi di sintetizzatore e basta. Niente ritmi, melodie, voci, arrangiamenti, strumenti suonati. Mi si dirà: ma dai, è avanguardia. Forse nel 1912. Nel frattempo, da Russolo col suo intonarumori a Cage che ha osato il silenzio, passando per mille altri, queste cose sono già state fatte.
Mi si dirà: ok sei vecchio, ti piace solo la musica dei tuoi tempi. Niente affatto, il fatto che siano già esistiti Battisti o Nick Cave (potevo fare il vero critico e dire Scott Walker) non mi impedisce di ascoltare e apprezzare Dente o i Black Heart Procession. Per la cronaca, questo disco, un EP in vinile in 5000 copie, un senso ce l'avrebbe. È la sonorizzazione di una performance dell'artista Danny Perez alla Gugghenheim di New York. Nel corso di tre ore, un software destrutturava le canzoni della band di Baltimora, combinando i pezzi rimasti in un collage a 36 canali di definizione. Il programma che ha svolto l'operazione si può scaricare al sito che vi linkiamo. Poiché la destrutturazione è casuale, il disco è solo una delle possibili versioni. Un'opera destinata ai soli fan. Però immaginiamo che un disco simile sia uscito regolarmente sul mercato. Io faccio finta di non sapere che siamo nel 2012, nell'era del download selvaggio, e mi fingo di essere nel secolo scorso, quando un ragazzo investiva l'agognata paghetta in dischi. E se avesse comprato questo disco avrebbe linciato gli autori.
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