Roswell Rudd STRENGTH & POWER
[Uscita: 26/02/2016]
Stati Uniti
E' curioso trovarsi a leggere in copertina una line-up composta dalla consueta sezione ritmica di piano, contrabbasso e batteria e poi uno strumento come il trombone che dovrebbe essere l'elemento centrale solista di spicco, anche quando tale strumento è impersonato dalla figura del veterano Roswell Rudd che regge il quartetto di “Strength & Power”.
Ma già sin dai primi minuti dell'ascolto si comprende il rapporto di assoluta parità tra tutti gli strumenti e tra i musicisti che si muovono sul medesimo piano improvvisativo in una giustapposizione di linee che si fondono contrastandosi. Sembra quasi che nell'improvvisazione totale non vengano fuori in una forma definita delle linee melodiche e dei costrutti armonici, né strutture ritmiche, bensì solo percorsi individuali e strati concentrici che si avvicinano e allontanano da un punto a un altro e si richiamano a vicenda man mano che si muovono da un centro immaginario, non dato, ma solo supposto.
Rudd scioglie con forza il suono rude e possente del suo trombone con sterzate improvvise che deragliano sul tessuto mobile, già instabile, costruito dai compagni Jamie Saft al piano, Trevor Dunn al contrabbasso e Balazs Pandi alla batteria. In definitiva, un'estetica che nel suo divenire autopoietico, nel momento stesso in cui si dà, fa dell'assenza di forma, nel pieno del vigore del suono e dell'energia dinamica (questo appunto il senso del nome del disco), la propria ragion d'essere.
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