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10 Marzo 2018 , , , ,

Oneida ROMANCE

2018 - Joyful Noise Recordings
[Uscita: 09/03/2018]

Stati Uniti

 

Oneida_ROmance_cover_1516819774643229Nel 2009, “Rated O” sembrava avere pronunciato la parola definitiva sulla musica degli Oneida. Tesi, antitesi e sintesi del loro astrattismo geometrico sonoro. Mai dire mai. Perchè la band di Brooklyn rientra in pista dopo un episodio monolitico come “A List Of The Burning Mountains” e la collaborazione con l'avanguardista Rhys Chatam di “Whats Your Sign?”. E di nuovo in questo nuovo "Romance" non fa sconti la loro psycho-dance dalle tinte policrome e mostruosamente chiassose. Onde pungenti di ampere e volt radiodiffusi rileggono in chiave artificiale, come clonata in una provetta, la storia della band ripartendo dagli anni lontani di “Happy New Year” e “Secret Wars” con una scaletta che ben alterna anfetamina a qualche delirante trance cosmica. La formula funziona, come se i Radian fossero stati allevati nella Detroit di John Sinclair a forza di ascolti obbligati di Sister Ray e dei primi Pere Ubu. Cacofonie assortite, che si montano l’un l’altra a formare ampie introduzioni strumentali rotte da una voce recitante che ora spezza la tensione, ora ne accumula altra.

 

Oneida_01Il saltellare horror pop di All In Due Time, che frigge come piace agli Oh Sees, il mono-riff per ciclopi minimalisti dell’alta tensione di Bad Habit e di altri episodi che paiono rimescolamenti di vecchi ascolti post-punk (vedi la sfuriata di Cockfight); e poi certo la riverenza incondizionata per il kraut rock del “Pianeta dei Robot”, che permea lungo tutte le eterne “suite” di Lay Of The Land e Shepherd's Axe, tirate nello stile dei Faust anni ‘90, fatte di noise, nerd rock e fredde pulsioni di malinconia electro-core.

Oneida_02Lunghe peripezie che riportano la memoria indietro ad un passato più recente, quando il gruppo se la spassava con quei filibustieri cosmici dei Mugstar in scorribande senza fine. Meno dissonante e spaventosamente beefheartiano dell'ultimo album, ma pur sempre soggiogato alle ritmiche dispari del fantastico Kid Millions ed ai rumori liberi della sua gang, Oneida_03che pare più rassegnata al nichilismo e all'alienazione rispetto ad un passato fatto anche di fantasmagorie psichedeliche. Musica spigolosa, gelidamente intellettuale ma non priva di un cuore analogico e di groove vecchio stampo. Musica ultra cool, come certi EP dei Three Trapped Tigers: oggetto di design dall'indubbio fascino e dalla dubbia utilità. 

 

 

Voto: 6.5/10
Giovanni Capponcelli

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